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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

L'Aquila ce l'ha fatta: il Polo Museale si trasferisce da Chieti

Mentre si gridava allo scippo, il Decreto Ministeriale del 23 gennaio 2016 trasferiva in sordina la sede del Polo Museale d'Abruzzo, istituita appena un anno fa a Villa Frigerj

Alla fine il ministro Dario Franceschini ha ceduto alle richieste aquilane: il polo museale si trasferisce da Chieti all’Aquila. E’ il prezzo che Chieti paga per essersi vista assegnare dal Ministero dei Beni Culturali la sede della nuova Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (Abeap), che ingloba anche la Belle Arti e Paesaggio dell'Aquila. 

Il Polo Museale, istituito all’interno del Museo archeologico a Villa Frigerj a Chieti appena un anno fa e comprendente 14 tra musei, luoghi d’arte e chiese monumentali della regione, andrà via.

E' scritto nel Decreto Ministeriale datato 23 gennaio 2016. Ciò vuol dire che mentre all’Aquila si puntavano i piedi, il sindaco Cialente invitava alla calma e Di Primio smentiva un ipotetico trasferimento del polo museale d’Abruzzo, i giochi erano già fatti. L’ultima volta che il nome di Chieti quale sede del polo museale compare è nella bozza di decreto del 19 gennaio. Poi la palla passa all’Aquila. D’altra parte il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli era stato chiaro: “All’Aquila il polo museale d’Abruzzo e la Sovrintendenza stabile” 

LA RIPARTIZIONE - Così, nell’ultimo elenco ricognitivo dell’allegato 3 del DM firmato da Franceschini (vedi foto) si legge che a Chieti tocca solamente la sede della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. L’Aquila, dove ha sede già il Segretariato regionale e la Soprintendenza dell’Aquila e dei comuni del cratere (fino al 2019), si approprierà anche del Polo Museale d’Abruzzo. A Pescara invece resta la Soprintendenza Archivistica e bibliografica dell’Abruzzo e del Molise.

A essere ingenui si potrà pensare che sia stata l’ennesima svista del ministro, dopo la confusione degli ultimi giorni. Manca ancora l’ufficialità ma di fatto il Decreto porta la forma di Franceschini.

A Chieti resta l’amarezza. “Siamo l’unico esempio in Italia di Polo Museale istituito in una città e poi trasferito in un’altra – sottolinea il segretario della Uil-Bact di Chieti, Giuseppe La Spada -   Resta il problema, già sollevato, dei trasferimenti dei dipendenti con questa riforma. All’Aquila c’è un solo museo, a Chieti i musei archeologici attualmente sono senza direttore da mesi e non ancora operativi quindi dal punto di vista gestionale. Già prima che arrivasse questo Decreto, il rapporto L’Aquila Chieti era 3 a 2, adesso con lo spostamento del Polo Museale diventerà di 3 a 1”.
 

dm 23 gennaio 2016-2

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