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Cronaca

Al parco nazionale della Majella la gestione del sito archeologico Iuvanum di Montenerodomo

Firmato con la Soprintendenza il protocollo d'intesa che prevede anche l'affidamento dell'annesso museo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Alcuni giorni fa ha avuto luogo l’uncontro tra la soprintendente Rosaria Mencarelli e il presidente del Parco Nazionale della Majella Lucio Zazzara, finalizzato alla firma di un protocollo d’intesa per la gestione del parco archeologico di epoca romana Iuvanum, nelle campagne del comune di Montenerodomo.

Il protocollo, che coinvolge il Comune di Montenerodomo e la Regione Abruzzo, vede l’affidamento della gestione dell’area archeologica, e del museo annesso, al Parco Nazionale della Majella, che ne potrà rilanciare le attività culturali e turistiche, inserendo il sito negli itinerari paesaggistici.

“Riteniamo che Iuvanum sia un sito centrale - afferma il presidente Zazzara - per le strategie di valorizzazione culturale e ambientale del Parco”.

“È un’occasione importante per Iuvanum - sottolinea la soprintendente Rosaria Mencarelli - che offrirà la possibilità di far conoscere il patrimonio culturale delle aree interne, ignorate dai flussi turistici sulla costa”. Iuvanum mostra i resti di un insediamento romano successivo alla guerra sociale e probabilmente abitato inizialmente da "iuvenes" (giovani), da cui ha tratto il nome, mentre il museo archeologico è stato inaugurato nel 2006 nella moderna struttura realizzata in prossimità dell’acropoli che ospita il museo sulla Storia e Trasformazione del Paesaggio.

L’area, finora, è stata sotto la gestione del Comune di Montenerodomo. All’incontro, al quale hanno partecipato anche il direttore del Parco della Majella Luciano Di Martino e la funzionaria archeologa Rosanna Turteri, si è anche affrontato il tema delle pitture rupestri presenti in molte grotte della Majella, per le quali si è concordato, dopo aver completato lo studio e il rilievo a cura di un dottorando dell’università di Nizza, di procedere alla tutela attraverso un vincolo che ne impedisca accessi non autorizzati e atti di vandalismo.

Altro tema condiviso è stato il progetto di valorizzazione del patrimonio minerario dismesso della Majella, già avviato nell’ambito del protocollo tra Agenzia del Demanio, Sabap Abruzzo, Regione Abruzzo, Anci Abruzzo e Provincia di Pescara, che prevede, tra le azioni, la promozione e diffusione di iniziative relative alla conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio minerario dismesso e degli opifici industriali connessi. Il presidente del Parco Zazzara si è impegnato, infine, a rilanciare il tavolo istituzionale per raggiungere gli obiettivi prefissati nell’accordo.

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