rotate-mobile
Cronaca

All'ospedale mancano ancora i farmaci salvavita: la testimonianza

Stefania Fasciani, presidente Aido Chieti, racconta di aver dovuto pagare il ticket per ordinare in farmacia il medicinale che assume dopo un doppio trapianto. Ma l'attesa per molti potrebbe essere fatale

Il disagio dura da diverse settimane, come già raccontato da ChietiToday. E oggi, alla testimonianza dei pazienti rimasti senza medicinali salvavita alla farmacia dell’ospedale Santissima Annunziata, si aggiunge quella di Stefania Fasciani, presidente di Aido Chieti. 

Qualche anno fa ha subito un doppio trapianto, di fegato e di reni, e deve seguire un piano terapeutico prescritto da uno specialista in servizio nello stesso ospedale teatino. Si tratta di un farmaco salvavita, necessario per evitare il rischio rigetto degli organi trapiantati, il cui costo di solito viene coperto interamente dal servizio sanitario nazionale. 

Pochi giorni fa, però, alla farmacia dell’ospedale le dicono che quel medicinale non c’è più; quindi, timbrano la ricetta, per autorizzarla a rivolgersi ad una farmacia privata. La struttura, però, non ha disponibilità del medicinale, deve quindi ordinarlo e fa pagare alla paziente il ticket. Ma l’attesa potrebbe compromettere la salute di chi segue la terapia, perché il farmaco va assunto secondo tempi e dosaggi ben precisi, calibrati dai medici. Inoltre, il farmaco viene prescritto ogni mese, non c’è alcuna possibilità di fare “scorte” per evitare ritardi o carenze. 

“A questo punto - dice la presidente Aido - chiediamo al direttore della Asl teatina e all’assessore Paolucci, a cosa serva la farmacia ospedaliera che, sprovvista di farmaci salvavita, non sta svolgendo il suo ruolo effettivo?”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

All'ospedale mancano ancora i farmaci salvavita: la testimonianza

ChietiToday è in caricamento