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Cronaca Vasto

Omicidio Vasto, i legali chiedono i domiciliari per Fabio

Secondo gli avvocati il regime carcerario è incompatibile con le condizioni di Di Lello "per la grave situazione psicologica e psicofisica in cui versa"

Con un’istanza al gip Caterina Salusti, i legali di Fabio Di Lello hanno chiesto la concessione degli arresti domiciliari per il loro assistito. Di Lello è in carcere a Vasto dal primo febbraio, quando uccise con tre colpi di pistola il 21enne Italo D'Elisa per vendicare la morte della moglie Roberta Smargiassi, investita lo scorso luglio proprio da D’Elisa, che a un incrocio era passato in macchina col rosso ad un semaforo.

Gli avvocati Giovanni Cerella e Pierpalo Andreoni ritengono che il regime carcerario sia incompatibile con le condizioni di Di Lello "per la grave situazione psicologica e psicofisica in cui versa". Di Lello, che è accusato di omicidio premeditato, lo scorso 4 febbraio si era avvalso della facolta di non rispondere nel corso dell'interrogatorio di garanzia in carcere. 

"Sta malissimo, piange in continuazione e non riesce a venire fuori da questo stato di prostrazione" dicono i legali del 34enne, che era in cura da un medico, e che continuano a raccogliere documenti al fine di poter far eseguire su di lui una perizia psichiatrica.
 

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