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Cronaca San Vito Chietino

Ombrina mare: nuovo sì del ministero, allarme del Wwf

Il 3 aprile la commissione Via nazionale ha emesso un nuovo parere positivo, senza considerare il parere non vincolante della Regione e il no delle migliaia di manifestanti

Non è bastata la manifestazione dello scorso 13 aprile, quando decine di migliaia di abruzzesi sono scesi in piazza per dire no al progetto Ombrina mare: la commissione nazionale Via (Valutazione di impatto ambientale) ha confermato l’autorizzazione al progetto.

È Augusto De Sanctis del Wwf a lanciare l’allarme, invocando una mobilitazione permanente di amministratori e cittadini, dato che il corteo di due settimane fa non sembra essere servito.

Il ministero dell’Ambiente non si è mosso di un passo. Anzi, nel giorno della manifestazione pescarese i giochi erano già fatti, almeno in parte. Perché il 3 aprile, dieci giorni prima, la commissione Via nazionale ha emesso un nuovo parere positivo. Come si legge sul sito “Con l'entrata in vigore dell’art.35 della Legge n.134/2012 è stata riavviata in data 22/11/2012 la procedura di VIA ed è stato successivamente espresso parere positivo con prescrizioni n.1154 del 25/01/2013 dalla Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale. A seguito del parere inviato dalla regione Abruzzo in data 04/03/2013 la Commissione ha svolto un supplemento istruttorio conclusosi con il parere n.1192 del 03/04/2013 che conferma il precedente parere espresso in data 25/01/2013 e precisa il quadro prescrittivo in merito alle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera.” A questo punto si sta redigendo il decreto ministeriale che darà seguito alla decisione della commissione Via.

“È veramente sconcertante – attacca il Wwf - che la mobilitazione scattata in Abruzzo, che ha portato lo scorso 13 aprile in piazza decine di migliaia di persone nella più grande manifestazione mai svolta nella regione, non sia tenuta in alcuna considerazione dal ministero dell'Ambiente, che si dimostra totalmente refrattario rispetto alla volontà dei cittadini e delle istituzioni abruzzesi. Viene minato alla base il procedimento di Valutazione di impatto ambientale che dovrebbe vedere al centro delle decisioni la partecipazione dei cittadini. È veramente grave non ascoltare la voce di una comunità che si vede piovere addosso un progetto che non vuole, allarmante non solo per l'ambiente abruzzese ma per la sua economia”.

Proprio per questo il Wwf invita quanti hanno aderito alla manifestazione del 13 aprile e molti di più ad organizzarsi in una mobilitazione permanente “per bloccare l'iniziativa mettendo in campo immediatamente ogni possibile soluzione, dal ricorso al Tar alle iniziative parlamentari”.

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