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Cronaca

Processo all'associazione terroristica di estrema destra, il processo immediato è nullo

La Corte d'Assise di Chieti ha ordinato la restituzione degli atti al pubblico ministero. Gli indagati sono 18

La Corte d'Assise di Chieti ha dichiarato la nullità del giudizio immediato, ordinando la restituzione degli atti al pubblico ministero, nel processo a carico di 18 persone, appartenenti ad Avanguardia Ordinovista, accusate di associazione con finalità di terrorismo, anche internazionale, e di eversione dell'ordine democratico e di incitamento all'odio razziale. 

A capo del gruppo di estrema destra, che fu sgominato cinque anni fa con l'operazione 'Aquila nera', c'era Stefano Manni, ex carabiniere, ascolano residente a Montesilvano (Pescara); che nel processo con rito abbreviato era stato già condannato a 6 anni di reclusione. 

Tra gli obiettivi del gruppo, secondo quanto emerse dalla indagini, ci sarebbero stati i due ex presidenti della Regione Ottaviano Del Turco e Gianni Chiodi, la senatrice del Partito Democratico Stefania Pezzopane, il vice sindaco dell'Aquila ed ex procuratore Nicola Trifuoggi e l'allora leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini. Il piano eversivo ''studiato a tavolino'' venne stroncato da una raffica di arresti da parte dei carabinieri del Ros. 

I 18 avrebbero infatti promosso, costituito e organizzato l'associazione Avanguardia Ordinovista, tramite la creazione di un centro studi Progetto Olimpo che richiama gli ideali del disciolto movimento politico Ordine Nuovo, con il proposito di compiere atti di violenza tramite attentati a Equitalia, magistrati e forze dell'ordine al solo fine di destabilizzare l'ordine pubblico e la tranquillità dello Stato e poi introdursi tramite un apparente attività lecita di partecipazione alle elezioni con il partito da loro creato, all'interno dell'ordine democratico quale unica soluzione alla destabilizzazione sociale. 

La Corte, presieduta da Guido Campli, giudice a latere Isabella Maria Allieri, si è pronunciata sull'eccezione sollevata dai difensori di alcuni imputati nei cui confronti si è proceduto con il giudizio immediato, benchè durante le indagini non siano stati raggiunti da misure cautelari: e con riferimento al reato più grave ha ritenuto indispensabile procedere unitariamente con il rito ordinario. 

A giudizio davanti alla Corte d'Assise sono finiti Franco La Valle, 54 anni di Chieti, Luigi Nanni, 51 anni, residente a Canosa Sannita e Luigi Di Menno Di Bucchianico di 51 di Lanciano, Marina Pellati, 52 anni di Varese ma residente a Montesilvano, Emanuele Pandolfina Del Vasto, 67 anni, originario di Palermo ma residente a Pescara, Luca Infantino 37 anni di Legnano, Maria Grazia Callegari, 60 anni di Venezia, Franco Grespi, 55 anni e Omelia Carolina Garoli, anni entrambi di Milano, Marco Pavan 33 anni di Mirano, Mario Mercuri, 79 anni di Petritoli (Ascoli Piceno), Giuseppa Caltagirone di 57 anni di Casteldaccia, Valerio Ronchi di 51 anni di Mariano Comense, Daniela Bugatti 57 anni di Milano, Marco Cirronis, 39anni di Cagliari, Jacopo Cozzi di 24 anni di Cuggiono nel milanese, Tiziana Mori, 50 anni di Pavia e Giovanni Trigona, 52 anni di Palermo. 

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