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Cronaca

Niente Capodanno in piazza, l'amministrazione non mantiene le promesse

Anche quest'anno a Chieti non ci sarà alcun Capodanno in piazza. Una tradizione consolidata. Marzoli (Pd): "La giunta comunale per l’ennesima volta scarica la colpa sui commercianti"

Il sindaco aveva annunciato un evento in città per il 31 dicembre: non un concerto, ma un momento di aggregazione e convivialità, accompagnato da un po' di musica, per scambiarsi gli auguri e brindare al nuovo anno anche a Chieti. E invece, come ogni anno, in città non ci sarà un evento pubblico per Capodanno. Mentre diversi locali hanno organizzato cenoni e serate danzanti.

Luci d'artista, mostre e mercati. Ma la città sarà in stand by dal 31 dicembre e chi vorrà festeggiare si è già organizzato per trascorrere la serata in casa o altrove. 

L'assessore al commercio Carla Di Biase, intervistata dal Centro, ha evidenziato la scarsa collaborazione degli esercenti, molti dei quali si sono giustamente risentiti e hanno tenuto a precisare di non aver mai ricevuto inviti e partecipare all'organizzazione del Capodanno fantasma di Chieti. L'ennesimo.

 Duro l'affondo dall'opposizione. "E' inaccettabile leggere le dichiarazioni della giunta comunale che per l’ennesima volta scarica la colpa sui cittadini, in particolare sui commercianti. - commenta il consigliere Pd, Alessandro Marzoli - Siamo all’assurdo. Se non ci fosse stato l'impegno dei privati nella nostra città non si sarebbe percepito affatto di essere in giorni di festività. L'amministrazione non può per l'ennesima volta nascondersi dietro la scarsità di fondi disponibili in quanto basterebbe veramente poco per coinvolgere i cittadini ed i teatini che tornano a casa per le festività, ma serve iniziativa, estro, fantasia e passione. Perchè Francavilla al mare (città che vive d’estate!) può farlo e noi no?".

Capodanno 2019: guida agli eventi

Per il Capodanno siamo ad un deja vu. "Si tratta della precisa volontà di spingere a forza i cittadini verso altre destinazioni o costringerli a rimanere in casa, quando la comunità teatina potrebbe riunirsi, riscoprire la propria identità e rianimare la città, anche dal punto di vista economico. Per l'ultimo dell'anno - aggiunge Marzoli - non ci vuole un particolare stanziamento di fondi. Basterebbe mettere insieme associazioni e talenti teatini, musicisti, creatività e voglia di fare per organizzare una bella festa popolare. 

Il Capodanno in piazza poteva essere l'occasione per far vedere che Chieti non è finita, non è destinata a spegnersi nel buio, dando il bentornato  a tanti giovani teatini che studiano o lavorano fuori regione. Potevamo riappropriarci per una notte dello splendore del nostro centro storico. Invece - conclude -  l'amministrazione comunale, anche per quest'anno, ha scelto di spegnere le luci".
 

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