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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Neri per Caso, bravi davvero

Il sestetto salernitano ha regalato a Megalò una performance convincente e divertente sulle note dei suoi più grandi successi. Spazio a "Le ragazze", "Sentimento pentimento" e tante cover

Apprezzato e molto applaudito il concerto che i Neri per Caso hanno tenuto ieri pomeriggio a Megalò. L'ensemble salernitano, invitato nell'ambito dei festeggiamenti per il decennale del noto centro commerciale, mancava da Chieti da 4 anni: era infatti il 1° maggio 2011 quando i Neri per Caso si esibirono in piazza San Giustino.

Il gruppo ha offerto una performance convincente e divertente sulle note dei suoi più grandi successi. Non sono mancati "Le ragazze", che regalò ai nostri la vittoria tra le Nuove Proposte al Festival di Sanremo 1995, e "Sentimento pentimento", ma anche un omaggio a Napoli con "A' città 'e Pulecenella" e con un classico del compianto Pino Daniele: "Je so pazze".

Mattatore incontrastato è stato il "basso" del sestetto, Mario Crescenzo, che ha coinvolto i presenti soprattutto per "Give peace a chance", brano di John Lennon datato 1969, e per due evergreen della musica sudamericana come "Guantanamera" e "La vida es un carnaval", chiamando anche alcuni spettatori a ballare sul palco.

Lo stesso Crescenzo ha poi raccontato di aver lavorato, in passato, per un paio d'anni a Silvi Marina come animatore, svelando dunque un suo inedito legame con l'Abruzzo.

Ciro Caravano, invece, ha parlato con Chieti Today dell'abbandono di Diego Caravano, che nel 2014 ha deciso di lasciare la formazione (ieri al suo posto c'era Daniele Blaquier): "L'argomento è importante, anche perchè si tratta di mio fratello. Credo che si decida ogni giorno di far parte di un gruppo. Purtroppo, come cantava Freddie Mercury citando una vecchia legge dello spettacolo, "The show must go on". E noi siamo andati avanti".

Sempre a Ciro abbiamo chiesto - dal momento che i Neri per Caso incisero "Bella d'estate" in duetto con Mango - un ricordo del grande artista lucano: "Mango era straordinario, anche dal punto di vista umano. Venne in studio dicendoci che non aveva molta voce ma, quando iniziò a cantare, per poco non spaccava tutto! E meno male che ci aveva detto di non stare molto bene! Era dotato di un timbro potentissimo, incredibile. Abbiamo avuto modo di passare del tempo con lui, anche facendo insieme diverse ospitate, e si è rivelato veramente una bella persona".

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