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Cronaca

Musei aperti nei giorni festivi, ma i sindacati denunciano: "Così non si può garantire il servizio al pubblico"

Tra carenze di organico, strutture senza manutenzione e altre criticità, i lavoratori del Polo museale d'Abruzzo sono in stato di agitazione

I musei statali restano aperti nei giorni festivi, ma i dipendenti del Polo museale abruzzese devono affrontare difficoltà che stanno rendendo difficile lavorare. La denuncia arriva dalle Rsu d'istituto Ciccarella M., Colarossi P., Consales L., Di Loreto P., Nuccitelli L., Giammarco G. e dai rappresentanti sindacali Paola Puglielli (Fp Cgil), Michele Tosches ed Elvezio Sfarra (Cisl Fp), Franco Migliarini e Claudio Luciano (Uil Pa), Greco Rosario e Marco Rossi (Flp Bac), Simonetta Cafarelli (Confsal-Unsa).

Il problema principale è rappresentato dalla mancanza di organico: mancano 45 figure professionali rispetto alle 150 previste. La struttura, inoltre 

manca della benché minima ma ancor più necessaria organizzazione a fronte delle carenze di organico. Ai tavoli di contrattazione locale mai nessuna proposta, solo informative, che nella stragrande maggioranza proponevano soluzioni estemporanee senza il frutto della benché minima analisi e ricerca di alternative stabili e condivise. Organigramma inesistente, mancata assegnazione di incarichi e relativi carichi di lavoro con conseguente situazione di massima confusione nelle attività istituzionali. L’apporto, più di un anno fa, di figure professionali provenienti dalla mobilità oltre all’inserimento delle nuove figure proventi dal concorso Ripam è stato vanificato da una totale carenza di regole, a cominciare dalla mancata contrattazione dell’orario di lavoro, al mancato utilizzo della piattaforma GeFAP su EuropaWeb, all’inserimento nell’inesistente organigramma della struttura, alla trasparenza, alla comunicazioni istituzionale, sia interna sia esterna, e per finire nel mancato utilizzo e diffusione del protocollo informatizzato. 

I sindacati denunciano che la maggiornaza delle sedi è in stato di abbandono, con gravi ripercussioni sull'immagine delle stesse e sulla fruizione da parte dei visitatori che risulta in costante documentata diminuzione. In più, nella maggioranza degli istituti afferenti al Polo museale d'Abruzoz, verrebbero disattese le norme in termini di “requisiti di salute e sicurezza” e “obblighi del datore di lavoro”

in quanto gli stessi risultano privi di 

qualsiasi contratto di manutenzione, mettendo di fatto a rischio l’incolumità sia dei dipendenti che dei visitatori. 

A questo si aggiunge la violazione di altre normative, che causa un danno previdenziale per i lavoratori, che tra l'altro sono in stato di agitazione e sono stati convocati al segretariato regionale il prossimo 7 maggio. In attesa della convocazione, l’assemblea sindacale del 15 aprile ha espresso la volontà di contrastare quella che viene definita

una dirigenza sorda e perseverante, e ribadito le difficoltà a garantire i servizi al pubblico, stante l'attuale situazione di sotto organico e senza i requisiti minimi di sicurezza attiva e passiva all’interno delle sedi. 

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