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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Fossacesia

Causò la morte di oltre 100mila pulcini, condannato a due mesi

A.L., imprenditore di Fossacesia, non spense gli impianti di incubazione nonostante lo sciopero dei dipendenti. Le uova si schiusero e gli animali caddero sul pavimento morendo soffocati gli uni sugli altri

Condannato a due mesi di reclusione per maltrattamento di animali per aver causato la morte di 101mila e 700 pulcini. E’ accaduto ad A.L., gestore di un’azienda avicola di Fossacesia, processato al tribunale di Lanciano, che dovrà pagare anche le spese processuali e risarcire la Lav, che si è costituita parte civile nel procedimento. 

La vicenda risale al 2010, quando la Lav (Lega Antivivisezione) denunciò l’uomo perché, nonostante lo sciopero dei dipendenti che avrebbero dovuto eseguire le operazioni necessarie per una corretta nascita dei pulcini, lasciò in funzione gli impianti di incubazione, causando la schiusa di migliaia di uova. I pulcini usciti da quelle uova caddero sul pavimento e, ammassati l’uno sopra l’altro, morirono soffocati.

 “Una sentenza molto importante - commenta la Lav - perché conferma che il maltrattamento può essere identificato anche in una condotta omissiva, come non curare i propri animali e sancisce, ancora una volta, che anche le attività di settore con uso di animali, come in questo caso di allevamento di animali ‘da reddito’, ricadono pienamente nella disciplina penale a tutela degli animali, qualora se ne oltrepassino i limiti di ciò che è espressamente consentito”.

Per un caso analogo nel 2009 il tribunale di Treviso, sempre in seguito a una denuncia presentata dalla Lav, aveva condannato a 6 mesi di reclusione per maltrattamento e uccisione di animali un allevatore che aveva abbandonato senza cibo 7.000 conigli, quasi 6.000 dei quali morti di fame.

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