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Cronaca

Mense scolastiche: Comune al lavoro per diversificare le tariffe

L'incontro con alcuni genitori dell'Osservatorio Mense Abruzzo: proposti nuovi menù e l'istituzione della Commissione Mense a partire dal prossimo anno scolastico

Miglioramento dei menù scolastici con una maggiore attenzione alla varietà dei cibi somministrati, istituzione di una Commissione mensa che veda la rappresentanza dei genitori coinvolta nelle scelte e nella vigilanza, ma soprattutto la rimodulazione delle tariffe da applicare al servizio di refezione scolastica. E’ quanto emerso dall’incontro svoltosi questa mattina al Comune tra il sindaco Umberto Di Primio, l’assessore alla Pubblica Istruzione Giuseppe Giampietro e alcuni genitori dell’Osservatorio Mense Abruzzo, (movimento composto da genitori interessati a migliorare la qualità delle mense scolastiche) e, successivamente, con i dirigenti scolastici dei quattro istituti comprensivi cittadini e i rappresentanti dei Consigli di istituto.

“I punti su cui lavoreremo - annunciano il sindaco e l’assessore Giampietro - sono tre: in collaborazione con la Clinica Pediatrica diretta dal professor Chiarelli stileremo un nuovo menù scolastico che tenga conto delle richieste avanzate e che offra una maggiore alternanza di legumi, verdura cruda e altri tipi di cerali; l’introduzione e il regolamento della Commissione mense che, nel corso del mese di giugno, sarà portato all’attenzione del Consiglio comunale e vedrà l’istituzione di sub-commissioni composte dai genitori dei quattro istituti comprensivi; una ulteriore diversificazione delle tariffe del servizio di refezione con particolare attenzione alle famiglie con più di un minore e ai non residenti.

Da parte dell’amministrazione – hanno aggiunto – vi è l’assoluta disponibilità a migliorare il servizio offerto. Con le mamme dell’Osservatorio Mense abbiamo affrontato, in particolare, in modo costruttivo, i possibili cambiamenti che, già dall’inizio del prossimo anno scolastico, vedranno la loro attuazione”. 

L’Ufficio Pubblica Istruzione sarebbe quindi già al lavoro per approntare una proiezione che definisca l’appartenenza alle singole fasce di reddito con l’obiettivo di contemperare da un lato le esigenze delle famiglie numerose e/o disagiate, dall’altro gli equilibri da salvaguardare. 
 

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