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Cronaca Santa Filomena

Mirò, presidio delle associazioni nei pressi del "cantiere sceneggiata"

"Continueremo a ogni livello la battaglia per il rispetto delle leggi e del buon senso" promettono. Febbo: "L'accelerazione della società è collegata ai termini di scadenza del Prusst"

Breve presidio simbolico questa mattina a Santa Filomena da parte delle associazioni di categoria e degli ambientalisti per dire no al cantiere di Mirò e chiedere il rispetto delle leggi.

"Il nuovo centro commerciale non ha l’autorizzazione del Comitato di Valutazione Ambientale della Regione e non ha affatto superato, allo stato attuale, le criticità idrauliche preesistenti in assenza delle valutazioni post-opera delle autorità competenti. È impensabile che Regione, Provincia, Comuni, Magistratura e Forze dell’Ordine possano consentire questa ulteriore legittima battaglia in difesa degli interessi della collettività e chiedono alle Autorità ad ogni livello di attivarsi per impedire ulteriori scempi". Alla protesta pacifica hanno aderito Wwf, Legambiente, Cna, Confesercenti, Confcommercio, ANIAC, UPA, CLAAI, UNA CLAAI, Italia Nostra, Chieti Nuova 3 Febbraio, Ecoistituto Abruzzo, Mila Donnambiente, Le Majellane, Acqua e Beni Comuni Chieti.

"C'è il cantiere ma i lavori non possono iniziare"

“I lavori non possono iniziare senza l’approvazione dell'Autorità di bacino e Comitato Via” rimarca il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo, anch’egli presente stamani. 

“L’apertura del cantiere indicata in data odierna altro non è che una semplice sceneggiata con ben altro obiettivo - rivela - come si evince dalla stessa cartellonistica informativa obbligatoria del cantiere, mancano finanche la data di inizio lavori (denuncia inizio attività), il nome del direttore del cantiere ed il nominativo del responsabile della sicurezza. Tutte indicazioni previste da norme urbanistiche e regolamenti infortunistiche per avviare un cantiere senza incorrere in sanzioni amministrative e penali”.

cantiere megalo2-2

 “Il professionista incaricato – sottolineano Febbo e i consiglieri comunali di Forza Italia Emiliano Vitale e Stefano Costa - è ben consapevole che necessita in questo luogo della certificazione del superamento dell'emergenza idraulica che deve essere rilasciata dall'Autorità di Bacino e del successivo nuovo parere  del comitato Via entrambi della Regione Abruzzo. Infatti il responsabile del Genio Civile di Pescara Vittorio Di Biase, interpellato anche da Febbo, ha inviato giovedì scorso ai Comuni di Chieti e Cepagatti, alla Regione e alla stessa Sile Costruzioni con una serie di rilievi ostativi alla realizzazione dell’opera, e si riserva di completare l'istruttoria ma già in questa fase rileva alcune incongruenze tecniche da sanare. Inoltre per la rispondenza dei lavori si rimanda al Servizio Valutazione Ambiente (cioè deve essere riacquisto il parere del VIA)".

Questa improvvisa accelerazione alla realizzazione di Mirò secondo Febbo nasconderebbe altro: "Dimostrare l’inizio e l’apertura del cantiere altrimenti sarebbero scaduti i termini (31.12) entro i quali far rientrare il progetto di Mirò all’interno del PRUSST, ossia i nuovi programmi di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio promossi dal Ministero dei lavori pubblici. Pertanto – conclude il consigliere regionale di centrodestra–  non ci lasceremo ingannare dalle  sveltine e continueremo a pretendere ed attenzionare la regolarità normativa di tutti i passaggi tecnici richiesti e necessari”.

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