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Cronaca Atessa

D'Alfonso: "La Regione punta sull'ospedale di Atessa"

Il governatore ha incontrato una delegazione ricordando che la sua Giunta "vuole scommettere sul ruolo significativo per l'economia della Regione del bacino di Atessa"

Si fa sempre più importante la partita che si gioca attorno all'ospedale di Atessa, che rimarrebbe l'unico ospedale dell'entroterra chietino se dovesse chiudere quello di Guardiagrele (Casoli e Gissi sono già stati soppressi).

Per tale ragione il governatore Luciano D’Alfonso ha incontrato una delegazione composta dai sindaci di Atessa, Mozzagrogna e Tornareccio, nonché dal consigliere regionale Mario Olivieri (Abruzzo Civico) e dal capogruppo del Movimento per Atessa Unita Giulio Borrelli, promettendo che la prossima settimana verrà fissato un incontro con la direzione generale della Asl 2 al fine di “trovare una quadra” sull’ospedale San Camillo.

Ad Atessa il tema è molto caldo, se si considera che un comitato di cittadini ha raccolto 5.000 firme per mantenere in paese il presidio sanitario, che fornisce servizi di day surgery e week surgery (piccola chirurgia). D’Alfonso ha ricordato che la Giunta regionale “vuole scommettere sul ruolo significativo per l’economia della Regione del bacino di Atessa, e dietro questo ci deve essere anche un presidio di prossimità, sapendo che ci sono delle regole da rispettare e queste regole devono riguardare l’appropriatezza di risposta alle domande e l'elevata capacità di soddisfazione”.

Olivieri, che è anche presidente della Commissione Sanità, ha ribadito "l'importanza di un ospedale come quello di Atessa, che rappresenta un valido punto di riferimento per una popolazione che, in alcuni casi, è distante più di un’ora dagli ospedali di riferimento”. E qui sorge anche il problema delle liste d'attesa, visto che - a causa della notevole richiesta che perviene anche dalle zone costiere - in alcuni casi si arriva fino a un anno per l’attività ortopedica. Ecco perchè si chiede al governatore di dare piena attuazione all’atto aziendale, che prevede per l’ospedale di Atessa strutture che non sono state ancora realizzate.

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