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Cronaca Centro Storico

Niente collegamenti notturni fra il colle e lo scalo d'estate: i locali chiudono per una sera

Protesta dei locali del centro giovedì: "Siamo stanchi delle promesse, di sera la città è spaccata in due"

Mentre Pescara e Francavilla resteranno collegate fino alle 4 del mattino per tutto l’anno con gli autobus della Tua - è stato da poco ufficializzato l’accordo tra i Comuni e l’azienda del trasporto pubblico regionale - Chieti si prepara a un'estate senza collegamenti serali fra il colle e lo scalo. I locali del centro storico, i più penalizzati da questa lacuna dal momento che la maggior parte degli universitari ha casa nella parte bassa della città, hanno deciso di protestare in maniera forte.

Domani tutti i pub e vinerie della parte alta di Chieti resteranno chiusi per l’intera serata. Non si esclude che possa aderire anche qualche esercente scalino in segno di solidarietà.

“Decidere di non alzare la saracinesca è un gesto forte per un imprenditore – dichiara Davide Di Nardo, titolare di Terra Maja in via Mazzetti – ma a questo punto è necessario per farci sentire. Ogni anno veniamo convocati dall’assessore di turno per fare il punto della situazione e ogni volta ci troviamo a ribadire le stesse cose: la necessità di un autobus di linea che colleghi la parte alta della città con la parte bassa, un cartellone di eventi estivi programmato e non lasciato al caso, la pedonalizzazione dell’ ‘area della movida’ dalle 21 (per venire incontro anche ai commercianti che lavorano di giorno) e la deroga per fare musica all’aperto”. La sensazione è che nessuno li ascolti davvero. Domani, quindi, non sarà possibile neanche bere una birra nei locali dal momento che dopocena scatterà una sorta di coprifuoco.

E dire che, sul fronte dei collegamenti serali tra il colle e lo scalo, qualche timido segnale c’era stato: tre anni fa il delegato alle Politiche giovanili Stefano Rispoli aveva esposto la questione in consiglio comunale tramite un ordine del giorno proponendo un tavolo tecnico con l’azienda La Panoramica per la promozione di un mezzo di collegamento fino alle 2 di notte ma nulla andò in porto e, a parte qualche sporadica iniziativa durante le serate di festa, come Maltattack, il collegamento ufficiale divenne una chimera. L’anno scorso ci riprovarono i privati con l’autobus della movida Beviamoci in centro che nei weekend estivi in cui ancora gravitavano gli universitari scarrozzò centinaia di giovani alla scoperta dei locali del centro storico. “L’assessore Colantonio e il presidente della Panoramica Chiacchiaretta mi hanno assicurato che da settembre si potrà cominciare a lavorare al progetto di un collegamento notturno tra il colle e lo scalo – riferisce Rispoli –cosa che avverrà nel momento in cui verranno riviste tutte le linee di trasporto pubblico ed eliminate alcune corse superflue”.

“Perché Francavilla può avere un servizio di collegamento notturno con un altro Comune e Chieti, città universitaria, capoluogo di provincia, deve restare isolata?” si chiede Niki Sprecacenere di Specacè. “Nel mio locale – racconta – spesso gli studenti universitari sono costretti a consumare in fretta e furia per non perdere l’ultimo autobus, la stessa cosa vale per chi vorrebbe uscire e trascorrere una serata nei locali dello Scalo”. Orari da Cenerentola dunque, contro i quali i gestori ora protestano.

Alla serrata di domani hanno aderito La Cueva, Terra Maja, St. James, Chartago, La Tintoria, Centrale Trivigliana, L'Arco, Malto&Co, Sprecacè, Liberarte, Mercato Centrale e Campare.

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