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Cronaca Chieti Scalo

Jamgle: da Chieti la start-up che rivoluziona il mondo dei social

L'ideatore è Antonio Di Francesco, ingegnere informatico teatino: la sua piattaforma permette di creare e condividere video musicali con tutto il mondo ed è riuscita ad attirare quasi 1 milione di dollari di investimento

Un barattolo di marmellata destinato a rivoluzionare il mondo dei social network.  E’ il logo di Jamgle, una start-up nata a Chieti da un’intuizione dell'ingegnere informatico Antonio Di Francesco: lo Zuckerberg teatino che con il fondatore di Facebook ha molte cose in comune, a cominciare dall'età che è di 30 anni.

Jamgle permette di creare e condividere video musicali con tutti i musicisti del mondo. Il nome deriva dall’unione di ‘jam session’, ovvero la riunione improvvisata di musicisti che si mettono a suonare insieme e ‘jungle’, intesa come giungla di suoni. E poi c’è ‘jam’, che significa marmellata. Da qui la sostituzione del tradizionale ‘mi piace’ di Facebook  con ‘gustoso’.

La piattaforma è già online, in versione beta, all’indirizzo www.jamgle.com. Qui i video si animano: ogni traccia è separata e si può inserire la propria direttamente dal browser del computer tramite registrazione o file esterno. La traccia audio e video dell’utente viene così mixata automaticamente con le altre tracce per ottenere una nuova e personale versione del video.

Di Francesco in questi giorni è al lavoro con i suoi colleghi-amici nel quartier generale di Jamgle a Chieti Scalo, dove si prepara al debutto mondiale. Lo abbiamo intervistato.

Come nasce Jamgle?

L’idea nasce in America, dove lavoravo nel settore petrolifero, quando mi sono trovato a dover realizzare un video. Era il 2013 e a Houston mi stavo avvicinando al mondo delle start-up. Quando   ho capito che quello che avevo in mente sarebbe potuto diventare qualcosa di solido e creare un business ho deciso che lo avrei fatto in Italia. Sono tornato e ho presentato il progetto vincendo il bando regionale “StartUp StartHope” della Fira. L’ambizione era evolvere il paradigma del social network, dove si condivide semplicemente contenuto, per arrivare a una piattaforma in cui si crea.

Chi ti ha aiutato in questa nuova avventura?

Jamgle è tuttora un sogno che sto realizzando grazie a Paolo Raimondo e a Remigio Di Muzio, entrambi di Chieti. Mi hanno aiutato anche i professori Vincentelli e Di Benedetto dell’Università dell’Aquila, dove mi sono laureato.

Jamgle nasce solo per i musicisti?

Come  messaggio e prodotto vorremmo che la community dei musicisti fosse per Jamgle ciò che è stata l’Università per Facebook.

Per Jamgle hai bussato alla porta di partner importanti come Google e Facebook?

Sì, abbiamo contattato Google a San Francisco e presentato il nostro business model: sono rimasti entusiasti.

A breve ci sarà la presentazione mondiale di Jamgle ed è in corso un interessante contest anche per i musicisti abruzzesi. Ci spieghi di che si tratta?

Dal 22 al 25 gennaio Jamgle sarà al Namm di Los Angeles, la più grande fiera per musicisti. Si entra solo su invito degli espositori e allora abbiamo pensato di dare la possibilità ai musicisti di partire con noi ed esibirsi presso lo stand Jamgle, conoscere il top degli artisti e dei marchi internazionali. Fino al 6 gennaio si può partecipare al contest registrando una jam session su Jamgle e condividendola (https://contest.jamgle.com/). Ne sceglieremo due tra le prime cinque più ‘gustose’.

Che differenza c’è tra fare l’ingegnere negli Usa e farlo in Abruzzo?

La differenza più marcata è quella sociale: lì se hai un’idea ne parli al tuo capo e ogni occasione viene vista come un’opportunità. Qui invece, per quel poco che ho visto lavorando, proporsi sembra quasi una scocciatura per chi ti sta ad ascoltare. C’è un po’ di diffidenza verso il prossimo e credo che questo sia dettato dalla paura. Ma io amo la cultura e la creatività italiane, amo la mia terra e il mio sogno era creare qualcosa di bello qui in Italia. Non rimpiango l’America. Al momento a Chieti Scalo stiamo lavorando in sei, tra sviluppatori e designer. Vogliamo creare nuove occupazioni. A Chieti probabilmente presenteremo ufficialmente Jamgle a marzo.

Nel video di promozione di Jamgle c’è una persona speciale...

Esatto. E’ nonna Franca che prepara la pasta in casa e suona la chitarra. L’idea è stata mia e la clip è stata realizzata dall’agenzia Imago factory di Pescara. La nonna ha subito accettato, pensa che subito dopo è nato anche l'hashtag #nonnafranca. E’ una donna molto aperta, incarna i valori buoni dell’Abruzzo come l’umiltà. Si è divertita a girare il video e ora la vedranno in tutto il mondo!

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