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Cronaca

Sesso per la casa popolare, D'Agostino dovrà risarcire il Comune con 25mila euro

La Corte dei conti lo ha condannato per il profondo danno d'immagine causato all'ente. L'ex assessore alle Politiche della casa finì sulle cronache nell’estate del 2013 quando venne arrestato per violenza sessuale e concussione

Dopo aver pagato 46 mila euro a titolo di risarcimento danni alle donne che si erano costituite parte civile e aver patteggiato tre anni, adesso l’ex assessore comunale Ivo D’Agostino dovrà risarcire il Comune di Chieti con 25mila euro. Lo ha stabilito la Corte dei conti accogliendo la richiesta del pm per il danno all’immagine dell'ente causato dalla vicenda che ha coinvolto l’ex assessore alle Politiche della casa della giunta Di Primio.

D’Agostino finì sulle cronache nell’estate del 2013 quando a Chieti scoppiò lo scandalo "Sex for House" e l'allora assessore venne arrestato per violenza sessuale e concussione. Gli episodi negli uffici comunali in viale Amendola dove l’assessore alle Politiche della casa prometteva in cambio prestazioni sessuali l’assegnazione del tanto atteso alloggio popolare alle donne aventi diritto. Ragazze madri, alcune delle quali straniere, che versavano in condizioni socio economiche precarie.

Dopo la denuncia di una di loro scattarono le indagini della seconda sezione della Squadra mobile di Chieti che incastrarono l’ex assessore del centrodestra che ora dovrà risarcire il Comune per il “profondo danno al decoro”.

La difesa ha provato a contestare l’entità del risarcimento richiamando allo stato d’indigenza nel quale è precipitato l’ex politico dopo le vicende.  

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