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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro / Piazza Garibaldi

Istituti riuniti, ancora ritardi sugli stipendi: la protesta dei lavoratori

Lo stipendio di novembre è arrivato soltanto lunedì, su quello di dicembre e sulla tredicesima c’è poca certezza: tornano a farsi sentire i lavoratori della casa di riposo. In conferenza stampa per ripercorse le tappe di una battaglia che non è ancora finita

Lo stipendio di novembre è arrivato soltanto ieri (lunedì 14 dicembre) e su quello di dicembre e sulla tredicesima c’è ben poca certezza. Ecco perché sono tornati a farsi sentire i lavoratori della casa di riposo San Giovanni Battista, che ieri hanno indetto una conferenza stampa per ripercorrere le tappe di una battaglia che non è ancora finita. 

“Mancano i viveri - denuncia Fausta Ballatore, coordinatrice rsu - perché i fornitori non vengono pagati. Cosa dobbiamo fare per incassare i crediti di oltre 1 milione vantati dagli Istituti? Vorrà dire che a Natale ci accamperemo sotto casa dei politici che ci hanno fatto tante promesse”. 

Dopo riunioni dal prefetto con Asl, Regione e sindaco, incursioni all’Emiciclo, incontri con l’assessore alla Sanità Paolucci e il governatore D’Alfonso, le casse delle case di riposo non sono assolutamente rifiorite. 

Oggi, oltretutto, gli Istituti fanno parte della Asp, l’azienda servizi alla persona, insieme alle case di riposo di Vasto, il San Raffale di Chieti e gli asili di Bucchianico, Castelfrentano e Bomba. E qualche speranza viene nutrita verso il nuovo cda, nominato di recente, affinché riporti alle Case di riposo, e ai 72 dipendenti che garantiscono giorno e notte assistenza ad anziani e disabili, un minimo di certezze e sicurezza economica. 

“La quota sanitaria pagata dai Comuni per il 2014 - prosegue - Ballatore - è arrivata a settembre, ma gli stipendi sono stati pagati solo oggi (ieri). Per il 2015 non abbiamo ancora visto un euro, a parte la rata della Asl”

Per evitare ritardi, la Regione ha concesso un emendamento al regolamento sulla compartecipazione, stabilendo che sia la Asl a pagare l’intera quota, per poi rivalersi sui Comuni. Eppure, al momento non c’è ancora stata la pubblicazione sul Bura, dunque il regolamento rimane inapplicato e le casse degli Istituti aspettano

Lo stato di agitazione prosegue. Nonostante i lavoratori della struttura di piazza Garibaldi continuino a garantire senza sosta l’assistenza a persone a cui, spesso, devono comprare anche il cibo giorno per giorno, perché i fornitori non vogliono più fare credito.

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