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Interventi antisismici: l'ex Genio Civile rischia la paralisi

La nuova legge regionale sugli interventi antisismici rischia di bloccare l'attività degli uffici dell'ex Genio Civile di Chieti se la Regione non garantirà le giuste risorse

Rischia di bloccarsi il lavoro portato avanti dalle Attività tecniche territoriali sismiche (ex Genio Civile) della Provincia di Chieti. Il prossimo 24 novembre, con l'entrata in vigore della Legge Regionale nr. 28 dell’11 agosto 2011, si passerà in pratica da un regime di deposito con controllo a campione (pari al 10%) dei progetti previsto dalla norma ancora in vigore, ovvero la Legge regionale 138/96, ad un regime autorizzatorio per il 100% dei progetti relativi ad interventi ricadenti nelle aree a media ed alta sismicità.

In sostanza tutti i progetti dovranno essere controllati e autorizzati, uno per uno. Per il Genio Civile la legge comporterà un notevole incremento dell’attività a fronte di un organico di un solo ingegnere e due tecnici, del tutto inadeguato a fronteggiare il nuovo, pesante ed impegnativo carico di lavoro.

L'assessore provinciale all'Urbanistica, Nicola Campitelli, ha fatto capire che l'entrata in vigore della legge potrebbe portare al colasso il sistema lavorativo del Genio Civile. "La Provincia di Chieti oggi è un ente strutturalmente deficitario, con gravi difficoltà finanziarie, e che con le proprie risorse non riesce ad assumere personale tecnico qualificato. Apprezzo la volontà della Regione che ha già convocato un tavolo tecnico di coordinamento delle Province, ma a questo punto, visto che dal 25 novembre si rischia il blocco dell’attività edilizia e dunque di dare un altro duro colpo all’economia, mi aspetto che la Regione ci dia le risorse umane di cui abbiamo bisogno".

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