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Cronaca Lanciano

Tre assessori regionali indagati per la riqualificazione di Villa delle Rose

Nel mirino della procura dell'Aquila la delibera he vara la procedura di riqualificazione del parco, a cui sono state invitate 20 ditte, finanziato per 1 milione e 200mila dalla Regione

Tre assessori regionale indagati per falso ideologico, in merito alla delibera per la riqualificazione del parco di Villa delle Rose, a Lanciano. Nel mirino della magistratura sono finiti gli assessori Silvio Paolucci, Marinella Sclocco e Dino Pepe. Si allarga così l’inchiesta della procura della Repubblica dell’Aquila sugli appalti gestiti dalla Regione, in cui finora sono indagate 17 persone, compreso il governatore Luciano D’Alfonso. 

Questa indagine, coordinata dalla pm Antonietta Picardi, insieme al procuratore della Repubblica, Michele Renzo, si concentra sull’appalto per la riqualificazione di Villa delle Rose, ancora in corso, per un valore di 1 milione e mezzo di euro. Sono indagate finora 10 persone.

Nel mirino della procura è finita la delibera di giunta regionale numero 367 del 3 giugno 2016, che vara la procedura di riqualificazione del parco, a cui sono state invitate 20 ditte. Il lavoro è finanziato per 300mila euro dal Comune di Lanciano, per 1 milione e 200mila dalla Regione. Secondo quanto appreso, la delibera certificherebbe la presenza, in giunta, del governatore D’Alfonso e dell’assessore Donato Di Matteo, che in realtà sarebbero stati assenti

Il parco di Villa delle Rose si estende su un’area di 60mila metri quadrati, che ospitava anche un ippodromo, mentre oggi viene usata per eventi sportivi, visto che c’è anche un campo da calcio, per i fuochi pirotecnici delle Feste di settembre. Il progetto prevede la ricostruzione delle tribune, lo spostamento del campo sportivo, la costruzione di piste pedonali e ciclabili.

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