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Cronaca Cupello

La discarica sotto sequestro da tre mesi va a fuoco: "Segnale in stile mafioso"

Insorge il Comitato difesa comprensorio vastese, che incalza a individuare i responsabili di questa e altre azioni legate al ciclo dei rifiuti in Abruzzo

A fuoco la discarica Civeta sequestrata lo scorso marzo in località Valle Cena, a Cupello. L'allarme è stato lanciato questa mattina alle 7 da alcuni cittadini. Si tratta del terzo rogo: un doppio incendio risale a giugno 2018, esattamente un anno fa. 

E sulle fiamme della discarica, sequestrata perché secondo le indagini vi arrivarono 70 mila tonnellate di rifiuti provenienti da Puglia, Campania e Lazio, il Comitato difesa comprensorio vastese insorge, parlando di "segnale in stile mafioso". 

In una nota, il comitato parla di  

ennesimo segnale inquietante, in perfetto stile mafioso, che incombe sul ciclo dei rifiuti in questa regione. Ovviamente le indagini dovranno chiarire i responsabili anche di questa azione, ma la situazione appare di gravità inaudita se se si incendia addirittura una discarica posta sotto sequestro dalla procura di Vasto a marzo 2019, con decreto confermato dal Riesame.

L'indagine che ha portato al sequestro della discarica, condotta dai carabinieri dei Noe, è partita da un esposto della Stazione Ornitologica Abruzzese del novembre 2017, fondato anche sull'origine e sulla qualità dei rifiuti sversati nella discarica.

Prosegue il comitato:

Purtroppo, constatiamo che a molti livelli non si è ancora ben compreso il livello della sfida posta all'intero Abruzzo e, a parte l'azione di alcuni degli amministratori locali dei Comuni del comprensorio, continuano a esserci troppi silenzi o balbettii senza una risposta compatta di tutte le istituzioni e organizzazioni-

Fortunatamente, probabilmente anche per le condizioni ambientali di questi giorni, l'incendio non si è esteso ma il segnale è gravissimo. Tra l'altro cosa accadrà da qui all'estate, quando ci saranno 40 gradi? Crediamo sia necessario fare fronte comune e garantire un controllo severissimo del territorio.

Certo è lunare dover constatare che senza essere in grado di affrontare le criticità dell'esistente vi siano ancora procedimenti aperti volti ad approvare nuove discariche in queste aree. Serve agire in fretta per riportare serenità a questo territorio, garantire il rispetto degli standard di qualità ambientale e organizzare il ciclo dei rifiuti in maniera virtuosa.

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