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Cronaca

Incendio Colle Marconi: ecco i risultati della Asl sulle campionature

I campioni di latte, di uova e di origine vegetale sono risultati tutti conformi. Restano confermate le disposizioni relative al divieto di pascolo degli animali e la distruzione del fieno e della paglia raccolti dopo l'incendio della discarica di Colle Marconi dello scorso giugno

Restano confermate le disposizioni relative al divieto di pascolo degli animali e la distruzione del fieno e della paglia raccolti dopo l’incendio della discarica di Colle Marconi dello scorso giugno. Ma i campioni analizzati dalla Asl sono risultati tutti conformi, secondo quanto comunicato dal sindaco Umberto Di Primio

Per ora, comunque, il pascolo e la raccolta dei foraggi sono autorizzati esclusivamente sui terreni con ricrescita di erba successiva alla data dell’incendio, mentre la ripresa del pascolo sulle aree incolte è posticipata a marzo 2016.

La Asl ha diffuso il rapporto del “Piano di sorveglianza per la ricerca di diossine e Policlorobifenili nell’area interessata dall’incendio”, redatto dal laboratorio Nazionale di Riferimento per le diossine e policlorobifenili negli alimenti e mangimi presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise Caporale di Teramo.

Dal documento si evince che i campioni di latte ovino, caprino e bovino esaminati sono tutti risultati conformi. Nello specifico, i livelli di contaminazione riscontrati nei campioni di latte bovino, prelevati in allevamenti situati nei settori di “restrizione” indicano che non è avvenuto il trasferimento della contaminazione alla catena alimentare e per tale ragione latte e carne provenienti da tali allevamenti possono essere commercializzati e consumati senza ulteriori accertamenti analitici. Analogo discorso per i livelli di contaminazione riscontrati nei campioni di latte ovino e caprino, che indicano, limitatamente alle aziende esaminate e alla date del prelievo, che non è avvenuto il trasferimento della contaminazione alla catena alimentare e per tale motivo è ragionevole supporre che latte e carne proveniente dagli allevamenti situati all’esterno dell’area di restrizione possano essere commercializzati e consumati senza ulteriori accertamenti analitici.

Anche i campioni di uova esaminati sono risultati conformi, a riprova del fatto che, molto probabilmente, non c’è stato il trasferimento della contaminazione alla catena alimentare: uova e carne di pollo, dunque, non dovrebbero costituire un pericolo per la salute pubblica e possano essere destinati al libero consumo.

Anche i campioni di alimenti di origine vegetale destinati al consumo umano esaminati sono tutti risultati conformi, quindi non costituiscono pericolo per la salute pubblica e possono essere destinati al libero consumo.

Per quanto riguarda i campioni di alimenti zootecnici, su 18 esaminati, 15 campioni sono tutti conformi, 2 campioni sono risultati non conformi alla normativa vigente mentre un campione ha presentato livelli di contaminazione superiori al limite di azione. Detto campione è stato prelevato a ridosso del punto dell’incendio (circa 140 metri) mentre il secondo campione non conforme (ha mostrato livelli poco superiori al limite massimo consentito) è stato prelevato a circa 2 km dal punto dell’incendio in direzione est.

Al fine di liberalizzare gli allevamenti ovini e caprini non ancora campionati e situati nei settori di “restrizione”, la Asl Lanciano-Vasto-Chieti raccomanda, in via prioritaria, il prelievo di latte di massa. Se negli stessi allevamenti non sono presenti animali in lattazione, si subordina la commercializzazione/consumo delle carni all’esito favorevole degli accertamenti analitici. 

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