Continua a bruciare la discarica abusiva, le opposizioni vogliono le dimissioni di Di Primio
L'Arta ha eseguito le campionature sul materiale bruciato: i risultati saranno pronti fra qualche ora. Il sindaco sta predisponendo un'ordinanza per raccomandare a chi vive nelle vicinanze di tenere porte e finestre chiuse e non consumare ortaggi coltivati nella zona
Continua a fumare la discarica abusiva di Colle Marconi, mentre il fumo è visibile da tutta la città. Il sindaco Umberto Di Primio ha comunicato che fra qualche ora i tecnici dell’Arta comunicheranno i risultati della campionatura dei materiali bruciati nella discarica.
Successivamente, il primo cittadino e gli omologhi dei comuni vicini predisporranno ordinanze e provvedimenti a tutela della salute pubblica. Al momento la raccomandazione, per i cittadini che vivono nelle vicinanze del rogo, è quella di tenere chiuse porte e finestre, evitare di mangiare prodotti agricoli coltivati nei pressi dell’area del rogo e non sostare troppo a lungo in balconi o giardini. “Chiederò alla Asl – dice Di Primio – di effettuare ulteriori verifiche per capire se è necessario adottare provvedimenti più importanti in materia di uso dei prodotti agricoli”.
Intanto, mentre l’incendio ancora arde, a più di 12 ore dal suo innesco, iniziano a fioccare le polemiche. L’Altra Chieti e Sel hanno diffuso un comunicato congiunto in cui chiedono le dimissioni del sindaco Di Primio, “custode del nostro territorio e della nostra salute”.
“Ogni grammo di plastica (e non solo) si trasforma in un’imponente quantità di veleni, che il fumo disperde su tutta la città. Era un atto prevedibile – scrivono - perché la notizia era sulle prime pagine dei giornali. Ciò dimostra come gli amministratori non hanno fatto abbastanza e si sono limitati agli atti dovuti. Non c'è stata un'azione incisiva per sconfiggere i legami tra ecomafie e criminalità locale. C'è bisogno di un'inchiesta seria e delle dimissioni del sindaco Di Primio”.
Alessandro Marzoli, consigliere comunale Pd, chiede al Comune e agli organi competenti, “anche per evitare inutili allarmismi, che vengano informati immediatamente i cittadini di Chieti e delle aree limitrofe sui dati relativi alla qualità dell’aria, sugli accorgimenti da utilizzare per diminuire i rischi di contatto con agenti pericolosi e su tutte le future iniziative necessarie per proteggere persone, animali, acque e raccolti”
“Riteniamo infine indispensabile – prosegue - un immediato piano di bonifica dell’area incendiata con tempi certi, un maggiore controllo sui siti di stoccaggio rifiuti a rischio incendio e maggiore attenzione sulla concessione di autorizzazioni per il deposito di rifiuti in modo da limitare al massimo in futuro altri indecenti episodi sulla nostra terra come quello di questa notte”.