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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Furci, impianto di trattamento di rifiuti pericolosi: Wwf accanto ai sindaci

L'associaizone a Confindustria: "Primavera si convinca che l’Abruzzo ha già scelto un’altra via di sviluppo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ChietiToday

Leggiamo con scetticismo quanto ha affermato alla stampa nei giorni scorsi il Presidente di Confindustria Chieti relativamente al dramma occupazionale della ex Golden Lady e dell’intera Val Sinello. Una presa di posizione che strumentalizza quanto stanno vivendo i lavoratori e le lavoratrici, vittime di scelte industriali sbagliate, mancanza di innovazione tecnologia, delocalizzazione per meri motivi economici o di vere e proprie manovre di speculazione finanziaria. Ricordiamo al rappresentante degli industriali che l’Abruzzo ha scelto una strada ben diversa da quella che lui continua a difendere. Paolo Primavera continua a ripetere le stesse posizioni, ormai sempre più isolato, da diversi anni, senza considerare che negli ultimi anni sono state poste in essere precise scelte programmatiche verso uno sviluppo più sostenibile del territorio. Basti pensare alle innovative strategie di conservazione avviate sulla costa teatina, dal Sistema delle Aree Protette fino all’ istituendo Parco Nazionale, formidabile strumento di pianificazione del territorio.

Che l’Abruzzo abbia una visione diversa da quella di Confindustria lo testimoniano le 40.000 persone scese in piazza l’anno scorso a Pescara contro Ombrina Mare 2 in una manifestazione che ha visto la partecipazione non solo degli ambientalisti ma dei Comuni, degli schieramenti politici, di tantissime associazioni e comitati, commercianti, ristoratori, agricoltori e cittadini. 40.000 persone che non vogliono barattare la propria salute e il proprio futuro per pochi posti di lavoro (di certo molti meno dei numeri promessi da Primavera). E lo testimonia il recente incontro dei sindaci del Vastese contro l’autorizzazione all’impianto di trattamento di rifiuti speciali con annessa discarica della ditta Vallecena srl a Furci. E’ forse questo il motivo dell’attuale attivismo di Paolo Primavera, preoccupato per un possibile diniego da parte della Commissione VIA, dato che è uno dei soci della società proponente l’impianto?

L’Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina esprime tutto il suo apprezzamento per questo incontro e per la sinergia trovata dai sindaci nell’occasione. Ribadiamo la nostra contrarietà, come già fatto in altre occasioni, a questo impianto che sorgerebbe a brevissima distanza da abitazioni e terreni agricoli, in un Comune dove fortissimi sono i timori per la salute pubblica (anche alla luce dello studio sui tassi di mortalità a Furci realizzato dal dott. Schioppa dell’Università D’Annunzio) e con la vicina discarica Civeta in esercizio. L’impianto potrà trattare 264 tipi di rifiuti, di cui molti pericolosi, tutti con un unico trattamento.

Confindustria e i suoi rappresentanti abruzzesi potrebbero avere un ruolo chiave nell’indirizzare lo sviluppo industriale della nostra regione verso una economia che punta su tecnologie ispirate dal funzionamento della natura, dove niente di spreca o diventa rifiuto. La nostra regione potrebbe divenire un incubatore di imprese innovative, attraendo quegli imprenditori con maggiore sensibilità ambientale e rispetto per il territorio. Invece Primavera continua a difendere la sua idea miope e distorta dell’Abruzzo, come di una terra da regalare ai petrolieri, da inquinare con discariche, inceneritori e impianti a biomasse, da devastare con porti inutili e sovradimensionati.

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