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Cronaca Francavilla al Mare

Venerdì i funerali di Marina Angrilli e della piccola Ludovica, massimo riserbo sul luogo dell'ultimo saluto

La magistratura ha concesso il nulla osta per le esequie. A renderlo noto il fratello di Marina, Francesco Angrilli, ematologo all’ospedale di Pescara

I funerali di Marina Angrilli e della figlia Ludovica di dieci anni ci saranno probabilmente venerdì 25 maggio. La magistratura ha concesso il nulla osta per le esequie.

A renderlo noto il fratello di Marina, Francesco Angrilli, ematologo all’ospedale di Pescara. L’uomo non ha rivelato dove si svolgerà la cerimonia funebre. “Abbiamo avuto il nulla osta dall'autorità giudiziaria, probabilmente i funerali ci saranno venerdì, ma sono timoroso nel rivelare il luogo, anche se so che poi alla fine si verrà a sapere comunque. Francamente ho il terrore, avendo vissuto certa stampa, le televisioni accampate fuori casa, di ritrovarmi un tale assembramento lì. E comunque gli ultimi particolari non sono ancora certi".

Marina Angrilli e la piccola Ludovica sono le vittime di una giornata di incredibile follia. Una domenica di morte quella del 20 maggio che ha inizio intorno alle ore 12 quando Marina, a causa di una spinta, secondo l’autopsia effettuata ieri, cade dall’appartamento del secondo piano di piazza Roccaraso a Chieti Scalo di proprietà del marito Fausto Filippone (abitualmente affittata agli studenti).

Una terribile domenica

Secondo alcune testimonianze quando arriva l’ambulanza,seguita poco dopo da una volante della polizia, Fausto Filippone è presente, non segue i mezzi fino all’ospedale ma va a prendere intorno alle 12.30 a Pescara, Ludovica dagli zii materni e si dirige con la piccola sul viadotto della A14 al chilometro 389.

Intorno alle ore 13 arrivano le prime segnalazioni alle forze dell’ordine da parte degli automobilisti: c’è un uomo che cammina mano nella mano con una bambina lungo il viadotto. Quando una pattuglia della stradale arriva sul posto, Fausto Filippone alza la figlia per i fianchi e la lancia nel vuoto, subito dopo scavalca in un punto senza rete di contenzione e si sistema sulla suoletta esterna di cemento. Sette ore in bilico, a nulla servono le trattative con mediatori professionisti. Si lancia nel vuoto intorno alle ore 20.

Una lunga domenica di morte che alla fine conta tre vittime. Si continua ad indagare per capire le motivazioni di una tragedia che al momento rimane inspiegabile.

"Perchè non hanno fermato Fausto"?

Intanto Francesco Angrilli torna sui momenti immediatamente successivi alla caduta della sorella dall’abitazione di piazza Roccaraso a Chieti Scalo. "Mi viene difficile poter credere che sia sfuggito l'atteggiamento di questa persona, distaccata, in preda ad uno stato che non aveva un aspetto di normalità. Faccio fatica a credere che questo possa essere sfuggito ad una pattuglia di polizia".

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