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Cronaca

Tutta la città ai funerali di Morena Capitanio

Lo Scalo si blocca per dare l'ultimo saluto alla donna scomparsa martedì per cause ancora ignote. Gli amici dei figli promettono: "Vi staremo vicini"

La chiesa del Santissimo Crocifisso, alla stazione, non ha posti a sedere sufficienti per la folla arrivata a dare l’ultimo saluto a Morena Capitanio, la donna di 44 anni scomparsa martedì per cause ancora da accertare.

L’autopsia ha escluso malattie infettive, ma bisogna attendere l’esito degli esami tossicologici per avere ulteriore chiarezza. Oggi (venerdì 28 marzo), però, è il giorno del ricordo. Nei minuti immediatamente precedenti al funerale, sotto la pioggia, lo Scalo si blocca: il traffico impazzisce, non c’è più un parcheggio libero, la polizia municipale interviene per evitare che le auto si riversino in piazzale Marconi alla ricerca di un posto. A salutare Morena non manca nessuno, dai parenti a semplici cittadini sconvolti per il suo dramma.

In prima fila i figli adolescenti, stretti in un abbraccio dall’intera città. Sull’altare la bara di legno chiaro coperta di fiori bianchi, sopra una bella immagine di Morena, sorridente e solare come la ricordano tutti coloro che le volevano bene.

Don Gino Marino, il parroco del Crocifisso che celebra la cerimonia funebre, invita i presenti a ricordare Morena, facendo forza ai due ragazzi soprattutto nello stare vicino al padre, ancora ricoverato in Rianimazione in gravi condizioni.

Alla fine un’amica della figlia dei Ricci prende la parola, dichiara pubblicamente la vicinanza dei compagni alla giovane e promette di starle vicino sempre, anche nella lotta per fare in modo che suo padre torni presto in salute.

La bara viene portata fuori e a Morena arriva il saluto di un’intera città, in cerca di risposte e attonita per la tragedia improvvisa piombata addosso ad una famiglia come tante.  

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