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Cronaca Fossacesia

Fossacesia: intimidazione all'assessore Natale, abbattuti 29 ulivi

Ieri l'ambientalista presidente della riserva di Torino di Sangro ha scoperto le piante recise e lasciate a terra. Chiede un aiuto a chiunque possa aiutare a individuare i responsabili e reagisce annunciando una festa per ripiantare gli alberi. Solidarietà da Rifondazione comunista

Un atto di intimidazione vero e proprio, che ha colpito al cuore e all’ambiente. È il taglio di 29 ulivi nel terreno di proprietà della famiglia di Andrea Rosario Natale, assessore all’Ambiente del Comune di Fossacesia, attivista del Wwf e della rete Emergenza ambiente Abruzzo, nonché direttore della riserva Lecceta di Torino di Sangro.

Un atto vile e violento, che ha un sapore ancora più amaro considerato che quelle piante preziose erano state lasciate all’assessore dal padre. È stato lo stesso Natale, ieri (domenica 15 dicembre) ad annunciare su Facebook quel che aveva subito. “Stamattina – scrive - un amico mi ha chiamato per avvertirmi di una cosa che ho sperato non fosse vera finché i miei occhi non l’hanno dovuta vedere”.

Fra le 29 piante tagliate e lasciate a terra come cadaveri ce ne sono alcune assai longeve e per questo ancora più preziose. “Alberi piantati e con fatica accuditi da mio padre che li ha lasciati a mia sorella e a me”, precisa ancora Natale. Poi un appello a chiunque possa aver notato particolari che possano portare ad individuare i responsabili di un atto scellerato, che colpisce l’impegno ambientalista di Andrea Rosario Natale. “Se pensavi di intimidirmi per farmi lasciare una delle tante lotte che porto avanti ti sbagliavi di grosso. Ora ho 29 motivi in più”, promette l’assessore al responsabile, annunciando di voler organizzare una giornata di festa per ripiantare gli ulivi abbattuti e offrire una lezione ai vandali.

Intanto da ogni lato arrivano solidarietà a Natale per l’attacco subito. Rifondazione comunista lancia un appello per fare piena luce sul taglio delle piante. In una nota firmata dal consigliere regionale Maurizio Acerbo, dal segretario regionale Marco Fars e dal segretario provinciale Riccardo Di Gregorio, il partito riconosce l’impegno di Natale contro la petrolizzazione della costa in favore del parco della costa teatina.

“In qualità di militante di Rifondazione, di attivista del Wwf e della rete Emergenza Ambiente Abruzzo – si legge - Andrea si è sempre battuto per il Parco Nazionale della Costa Teatina, e nella costruzione di alternative per un modello di sviluppo del suo territorio che una volta per tutte abbandoni la speculazione edilizia e lo sfruttamento incontrollato e dannoso delle risorse. Non abbiamo notizie su chi possa essere l'autore di tale vandalico gesto, ma è difficile non pensare che tale atto non sia dovuto alle tante e scomode battaglie di Andrea, la cui mitezza rende ancor più odioso questo atto distruttivo. Alla viltà di un gesto criminale contrapporremo il "coraggio delle idee" e la coerenza dei comportamenti. Quel coraggio che da sempre contraddistingue l'attivista e amministratore Andrea Natale. Un impegno che evidentemente dà fastidio a chi ha attuato questo gravissimo scempio”.

Solidarietà anche dal Wwf Abruzzo, tramite il presidente Luciano Di Tizio: "Nell'augurarsi che le forze dell'ordine riescano a individuare gli autori del vile gesto e che costoro possano essere chiamati penalmente e civilmente a risponderne, il Wwf si unisce a tutti coloro, tantissimi, che in queste ore hanno confermato la volontà di continuare, accanto ad Andrea, a sostenere il Parco e le altre campagne in favore dell'ambiente e della gestione sostenibile del territorio, isolando chi evidentemente rifugge dal confronto democratico ed è capace solo di colpire nell'ombra".

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