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Cronaca Bomba

Estrazione idrocarburi a Bomba: Forest Oil ricorre al Tar

La multinazionale americana va avanti nel suo intento di realizzare un impianto di estrazione di idrocarburi sulle sponde del lago di Bomba e presenta il ricorso al Tar contro la decisione del Comitato di Valutazione Impatto Ambientale dello scorso aprile

Il no del Comitato Via e le contestazioni dei cittadini e dei Comuni non fermano Forest Oil. La multinazionale americana va avanti nel suo intento di realizzare un impianto di estrazione di idrocarburi sulle sponde del lago di Bomba.

Una posizione resa ancora più forte dopo che il Tribunale regionale abruzzese ha accolto il ricorso dell’azienda contro la delibera del Comune di Bomba contraria al progetto.

Forest Oil ha dunque presentato il ricorso anche nei confronti del Comitato Via, che lo scorso aprile aveva bocciato il progetto. Secondo la Regione esso Ambiente: il comitato Via boccia l'impianto di estrazione gas a Bomba
non rispetterebbe i requisiti previsti dal piano regionale sulla qualità dell'acqua.

Per il legale della multinazionale, Alberto Mazzei, "il provvedimento non è stato preceduto dal preavviso di rigetto e risulta carente di motivazioni". Su questi punti farà leva il ricorso al Tar, illustrato dall'azienda ieri mattina durante una conferenza stampa nella sede Confindustria di Chieti.

Il general manager Giorgio Mazzenga ha ribadito la volontà di realizzare impianto e la sicurezza dello stesso: "Il nostro progetto oggi ha tutte le carte in regola per essere approvato dalle autorità preposte, ponendo fine ad un lungo iter autorizzativo”.

Se Tar e Regione daranno l'ok, l'impianto si insedierebbe a Bomba per 14 anni. In tre anni sono previsti 470 nuovi posti di lavoro. Massiccia è già stata la risposta alle offerte di impiego diffuse da qualche mese dalla Forest: circa 1500 candidati più una cinquantina di aziende locali.

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