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Cronaca Chieti Scalo / Piazzale Guglielmo Marconi

Fiaccolata in difesa della Provincia: modifiche alla viabilità nel pomeriggio

La manifestazione promossa dal Comitato 'Chieti Provincia" avrà inizio venerdì 23 novembre alle 17 con il raduno nel piazzale della Piscina Comunale. Il corteo si muoverà fino a piazzale Marconi

E’ prevista per domani, venerdì 23 novembre, la fiaccolata in difesa della Provincia organizzata dal Comitato “Chieti Provincia”. La manifestazione avrà inizio alle 17 a Chieti Scalo, con il raduno dei partecipanti in via Maestri del Lavoro, nei pressi del parcheggio della Piscina Comunale. Il corteo si muoverà lungo via Colonnetta fino a piazzale Marconi, dove si concluderà, verso le 19,30, con un presidio dei partecipanti.

LA VIABILITA' Di seguito i divieti di sosta e circolazione che interesseranno nel pomeriggio la parte bassa della città. Su tutto il piazzale della Piscina Comunale di via Maestri del Lavoro divieto di sosta con rimozione dalle 15 alle 17 e di transito dalle 16 fino al completo passaggio dei manifestanti.

Divieti di sosta dalle 15 alle 19,30 anche su entrambi i lati di via Colonnetta, dall’intersezione con via Scaraviglia a scendere e in piazzale Marconi, precisamente dall’intersezione con via Avezzano a quella con viale Abruzzo e viale B. Croce, in tutta l’area antistante la stazione ferroviaria, compreso il parcheggio realizzato di recente. Divieto di transito su piazzale Marconi dalle 17 fino a fine presidio.

La circolazione veicolare sarà sospesa a partire dalle 17 circa, durante il passaggio del corteo, sulle vie già citate, ovvero: via Maestri del Lavoro, via Colonnetta, piazzale Marconi.

Alla fiaccolata in difesa della provincia sarà presente anche Umberto Di Primio, che oggi è a Roma con i sindaci degli altri comuni capoluogo di provincia a coordinare le linee guida per la rimodulazione del provvedimento adottato dal Governo.  “Anche domani sarò in prima linea per portare avanti la battaglia in difesa della Provincia di Chieti e del Lavoro – ha dichiarato - Per colpa di un decreto legge profondamente iniquo, che offende le autonomie degli enti locali  non solo il nostro capoluogo, ma l’intero territorio provinciale rischia il calpestamento della propria  storia e della propria economia. Auspico che con me e gli assessori della Giunta Comunale anche altri rappresentanti della politica e delle istituzioni, nonché gli stessi cittadini, vorranno con la propria presenza dimostrare tutto il proprio dissenso per quanto deciso da un governo tecnico non eletto dal popolo”.

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