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Cronaca Bucchianico

Festa dei Banderesi: rinnovata la tradizione della "Ciammaichella" a Bucchianico

Ieri il corteo ha sfilato per le strade del paese in onore di S.Urbano

Si è aperta ufficialmente ieri, a Bucchianico, la Festa dei Banderesi in onore del patrono S.Urbano. Una delle feste più suggestive dell’intera regione. Ieri pomeriggio si è svolto il corteo che, secondo la tradizione, rievoca un episodio risalente al tredicesimo secolo. La leggenda racconta infatti che, durante una delle numerosissime guerre di confine tra Chieti e Bucchianico, i bucchianichesi fossero militarmente inferiori ai loro "cugini" teatini. Finché, una nota, al capo dei soldati, il cosiddetto "Sergentiere", apparve in sogno Sant'Urbano. Il santo suggerì uno stratagemma semplice, ma efficace, ossia far vestire tutti gli uomini validi con alcune fasce (bande da cui il termine “banderesi”) e far loro percorrere il perimetro delle mura, uscendo e rientrando, in modo da far credere al nemico che fosse arrivato un esercito alleato ad aiutare gli abitanti di Bucchianico nella battaglia. I soldati eseguirono e iniziarono a muoversi a zig zag, come le volute del guscio della lumaca, "ciammaìca" in dialetto abruzzese. E da quel movimento nacqua la "Ciammaichella", la marcia a serpentina che viene rievocata ancora oggi durante la Festa dei banderesi. Così, i teatini furono ingannati e Bucchianico vinse la guerra dei confini.

IL CORTEO
Il corteo, che si configura come un pellegrinaggio è stato aperto, come da tradizione, dal Banderese (quest'anno interpretato da Loris Zappacosta) con i familiari che hanno portato un’immagine del santo, un vitello infiocchettato di rosso ed altri donativi. A seguire le donne in abito tradizionale con i canestri con i fiori di carta a cui hanno fatto da sfondo il Carro del Pane, il Carro del Letto, il Carro del Vino ed il Carro della Legna, che appartengono al Banderese, e i Carri organizzati dalle Contrade. In prossimità del centro antico il Banderese, con il suo corteo ha incontrato il Sergentiere a sua volta accompagnato da un drappello di militi con alabarde e da alcune fanciulle in abito storico. Dopo l’arrivo alla chiesa di S. Urbano, dove c’è stata la sosta per una breve preghiera e per i canti tradizionali, il cammino è ripreso per terminare in piazza con la pittoresca Ciammaichella.

Festa Banderesi 2019

PROSSIMI APPUNTAMENTI
I prossimi appuntamenti sono fissati per venerdì 24 (alle 18) nella cripta di S. Urbano dove avrà luogo l’apertura della Porta Santa a cui seguirà la cerimonia delle Entrate, che consiste nell’entrare dalla Porta Santa e sostare in preghiera davanti le reliquie del Santo per nove volte di seguito per lucrare l’Indulgenza Plenaria concessa nel 1801 e rinnovata nel 2011. Successivamente gli uomini in corteo si recheranno in piazza dove disponendosi in cerchio eseguranno il gioco del Tizzo.

Sabato 25, invece, i “banderesi” indosseranno il costume tradizionale con le “fasce” rosse e azzurre e il “pennacchio” di piume colorate confezionato artigianalmente secondo un’antica tecnica di annodamento e cucitura. Parteciperanno ai nove giri per le vie del centro antico ed alle seguenti cerimonie: Messa dei Banderesi, Offerta dei Ceri al Santo, Consegna dell’Arma Santa, Consegna della “Banira”, Stendardo e degli Anelli, Processione con le reliquie del Santo, e Riconsegna delle bandiere. A conclusione li attenderà un banchetto dentro la sala del municipio. I cerimoniali ricorderanno un rituale medievale di investitura a “cavaliere” riservato al Banderese, il quale come gli antichi cavalieri riceve prima le Bandiere comunali, poi gli emblemi tipici del ruolo che sono l’anello di fedeltà ed il cavallo.

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