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Cronaca

Le Acli teatine festeggiano 70 anni il 25 novembre

Festa alla Capanna di Betlemme alla presenza del presidente nazionale, Gianni Bottalico. “Una festa senza fasto – spiega il presidente provinciale delle Acli Mimmo D’Alessio - Dobbiamo passare dal prossimo ai prossimi"

Mercoledì, 25 novembre, presso la Capanna di Betlemme di Chieti (già Istituto delle Orsoline) alla Civitella, le Acli provinciali celebrano i loro primi settant’anni di attività spesa nel campo del lavoro, della assistenza ai lavoratori e ai pensionati, della socialità, della condivisione del tempo libero e in tante manifestazioni culturali e religiose. Alla Santa Messa delle ore 17 celebrata da padre Emiliano Antenucci nella Chiesa di Santa Maria della Civitella, nell’attiguo auditorium della Capanna di Betlemme, istituzione che fa riferimento alla rete di solidarietà creata da don Oreste Benzi, seguirà alle 17,45 l’incontro sul tema “70 anni di passione: dal prossimo ai prossimi”.

Dopo l’introduzione del presidente provinciale delle Acli, Mimmo D’Alessio, e i saluti del sindaco di Chieti e del presidente della Provincia, ci saranno gli interventi di Luca Fortunato, responsabile della Capanna di Betlemme su “Passione per il prossimo” e della professoressa Eide Spedicato su “La povertà delle relazioni sociali”. Seguiranno le testimonianze dell’avvocato Paolo Ciammaichella, già presidente provinciale e regionale delle Acli e di monsignor Giuseppe Di Falco, vescovo emerito di Sulmona e Valva. Le conclusioni saranno affidate al presidente nazionale delle Acli, Gianni Bottalico. Condurrà i lavori Pasquale Pacilio, direttore della Redazione giornalistica di “Rete8”.

“Una festa senza fasto – spiega Mimmo D’Alessio, presidente provinciale delle Acli - Dobbiamo passare dal prossimo ai prossimi, come scultoreamente recita il tema scelto per questo giorno, avendo la consapevolezza di dover operare in uno scenario che sta cambiando molto velocemente -portando nuovi problemi, quelli dell’accoglienza, dell’integrazione, della globalizzazione, della solitudine da troppa tecnologia, della precarietà del lavoro, della non percezione degli orizzonti per i nostri giovani, senza dismettere nulla del quanto già facciamo a fianco dei lavoratori e dei pensionati. Insomma siamo chiamati a crescere, a diventare cristiani capaci di operare in questo millennio vincendo le sfide che ci presenta ogni giorno. Abbiamo scelto di invitare tutti a festeggiare i settant’anni delle Acli nella sede della Capanna di Betlemme, dove il messaggio evangelico diventa esperienza quotidiana e l’esperienza si fa messaggio, il luogo dove ha senso parlare di impegno e prendere impegni per il futuro”. 
 

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