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Cronaca Francavilla al Mare

Francavilla: famiglia non paga una bolletta non dovuta e l'Enel le stacca la corrente

Disdetto il contratto con la società fornitrice dell'elettricità e inviata la lettera all'autorità garante, hanno ricevuto una bolletta da 127 euro non pagata. Ritenendo i clienti morosi, l'Enel ha sigillato i contatori e non fornisce più energia. La denuncia del Codacons

Hanno esercitato il diritto di recesso come previsto dalla legge, ovvero entro dieci giorni lavorativi, e hanno chiesto di tornare ad essere clienti della società da cui si servivano prima. Per conoscenza hanno mandato la lettera anche all’Autorità garante per l’energia elettrica e il gas, ma il loro diritto non è stato rispettato. Una famiglia di Francavilla al Mare, infatti, si è vista addebitare una bolletta da 127 euro. Non ha ritenuto opportuno pagare quella cifra e per tutta risposta l’Enel ha bloccato l’erogazione di energia elettrica e tutta la famiglia è al buio da due giorni.

La denuncia arriva da Vittorio Ruggieri, vice coordinatore del Codacons Abruzzo, che si chiede “a cosa serva il carrozzone dell’Autorità garante per l’energia elettrica e il gas, che tra l’altro costa decine di milioni di euro l’anno, se poi è incapace di risolvere anche questi problemi assumendo provvedimenti che impediscano alle società che erogano l’energia elettrica e il gas di continuare a fare impunemente tutto ciò che vogliono”. E Ruggieri fa un’accusa precisa “agli ammiccamenti della classe politica”, che consente che in Italia l’energia elettrica costi il doppio rispetto agli altri paesi europei

“Il comportamento tenuto da Enel – commenta Ruggieri - è assolutamente inqualificabile se si considera che pende già un giudizio per questa vicenda davanti al Giudice di pace di Francavilla con citazione fissata per il 13 aprile prossimo”. Il Codacons si impegna ad ottenere il rimborso della somma non dovuta all’Enel, la bolletta da 127 euro. In più chiede anche un risarcimento danni di 1.000 euro e l’applicazione della sanzione prevista in questi casi dal codice del consumo, che all’articolo 62 prevede una multa da 3.000 a 18 mila euro. “La sanzione prevista dall’Autorità garante in questi casi – spiega Ruggieri – è già stata richiesta, ma è rimasta lettera morta, poiché il baraccone si è comportato da solito muro di gomma ”

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