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Cronaca Lanciano

Evasore totale da vent'anni: applicata norma antimafia a Lanciano

Dal 1993 avrebbe evaso oltre 10 milioni di tasse. La procura ha disposto il sequestro preventivo di decine di beni e una sorveglianza speciale di tre anni, nei confronti di un imprenditore accusato di bancarotta ed evasione fiscale

In vent’anni ha evaso circa 10 milioni di euro di tasse, accumulando beni a lui riconducibili, seppur intestati a prestanome: per la legge è paragonabile a un mafioso.  Da qui la decisione del tribunale di Chieti di applicare verso un evasore fiscale frentano il codice antimafia in materia di misura di prevenzione degli indiziati con sequestro della totalità dei beni.

Il provvedimento è stato preso nei  confronti di V.P., 47enne imprenditore originario di Lanciano e residente a Perano. La procura di Lanciano ha proceduto al sequestro delle quote sociali di 4 società, di cui tre operanti nel settore immobiliare, 72 immobili tra terreni e appartamenti, 12 veicoli utilizzati per l’attività aziendale e conti correnti bancari.

Le indagini, svolte dal Nucleo di Polizia Tributaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti che ha eseguito il sequestro dei beni, sono state illustrate questa mattina  a Chieti dal procuratore della Repubblica di Lanciano, Francesco Menditto,  il quale ha sottolineato il fatto che la normativa in materia di misure di prevenzione sia stata recentemente estesa alle persone pericolose “dedite a traffici delittuosi e che vivono col provento di delitti”. Per la prima volta in Italia dunque, è stata inserita la figura dell’ “evasore fiscale socialmente pericoloso”, ovvero colui che manifesta una personalità dedita all’evasione fiscale, continua e ripetuta, come vero e proprio stile di vita.

Ricostruendo l’attività illecita esercitata da oltre un ventennio da V.P.,  la Procura ha applicato nei suoi confronti la misura di prevenzione di sorveglianza speciale per tre anni, con l’obbligo di versare una cauzione di 100 mila euro, in quanto soggetto “dedito abitualmente (e non solo occasionalmente), alla commissione di reati preordinati alla evasione fiscale e che vive abitualmente con i proventi di tali attività delittuose.

L’evasore per tre anni dovrà fissare la propria dimora, senza potersene allontanare senza preavviso, non potrà rincasare la sera dopo le 20 nel periodo autunnale e invernale, e dopo le 21 nel periodo primaverile ed estivo, inoltre non potrà uscire dall’abitazione prima delle ore 7.

Tutti gli immobili sequestrati infine, all’esito della confisca, saranno utilizzati per fini sociali da parte dei Comuni che ne faranno  richiesta.

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