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Cronaca Vasto

Emergenza criminalità a Vasto: mancano gli agenti, ma per il prefetto i reati sono in calo

Sindacati di polizia sul piede di guerra dopo che il prefetto Corona, nel nel corso del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, ha negato problemi nella città costiera

Sindacati di polizia sul piede di guerra a Vasto, dove gli agenti patiscono una carenza di organico che si ripercuote sulla sicurezza dei cittadini e sulle condizioni di lavoro degli operatori. La denuncia arriva da Francesco Antonio Morganti, segretario generale del Siulp (Sindacato italiano unitario lavoratori polizia), dopo le affermazioni del prefetto Antonio Corona, nel corso del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di venerdì scorso (19 maggio), in occasione del consiglio comunale. 

Stando a quanto racconta Morganti, il prefetto avrebbe negato un’emergenza sicurezza a Vasto, parlando di reati in calo. “Dissentiamo con il prefetto Corona - dice - se non altro per tutte le vittime di furti e rapine, di tutti coloro che giornalmente percepiscono fortemente il senso di insicurezza che si avverte a Vasto, Lanciano e in tutta la provincia, anche per la scarsa presenza delle forze dell’ordine sul territorio”. 

Per il segretario del Siulp, le statistiche danno un’immagine falsata: calano i reati, ma solo perché i cittadini non denunciano più. “La fiducia nelle forze dell’ordine - spiega - scema sempre di più, così come aumenta l’inquietudine e l’incertezza dei cittadini dopo aver ascoltato dichiarazioni come quelle del massimo rappresentante del Governo in Provincia”. 

E i dati, in effetti, non sono confortanti. Il commissariato di Vasto ha un organico di 37 persone, 45 quello di Lanciano. “Spesso - rivela Morganti - i dirigenti sono costretti a sopprimere le volanti per mancanza di personale, o a fare i salti mortali per garantire in ogni caso la sicurezza dei cittadini. Tante sono state e sono le battaglie di questo sindacato per sanare l’inadeguatezza degli organici, condotte con esponenti politici e amministratori locali”. 

Anche il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, intervenuto lo scorso 24 aprile in un convegno a Vasto, ha parlato di una zona ad alto rischio criminalità, invocando più forze dell’ordine. In particolare, ha lanciato un allarme ben preciso: la criminalità organizzata si è insediata nel vastese. 

“I cittadini - conclude Morganti - non fanno calcoli o statistiche in tema di sicurezza percepita, ma si attengono ai fatti: questi dicono che la zona del vastese è ad alto rischio sicurezza, terra di conquista, dove abbassare la guardia o minimizzare gli eventi criminosi sarebbe un errore gravissimo”.

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