rotate-mobile
Cronaca

Chiusura caserma Berardi, Di Giuseppantonio promette tutela

Il no della Provincia alla chiusura del 123° Reggimento approda al Ministero della Difesa. Il presidente: "Dobbiamo batterci affinchè la caserma comunque un punto di riferimento dell'Italia centrale".

La Provincia di Chieti dice no all'imminente chiusura del 123° Reggimento Chieti e torna a chiedere al Ministero della Difesa che lo stesso venga confermato nella sede storica del capoluogo. 

"Pur nella consapevolezza che il 123° Reggimento difficilmente resterà a Chieti – dice il presidente Di Giuseppantonio – dobbiamo batterci con determinazione affinchè la caserma “Berardi”, oggi sede del Reggimento, diventi un polo dell’Esercito, che sia Amministrativo o Sanitario,  con competenza sull’Italia centrale, ovvero che resti un presidio e un punto di riferimento di livello nazionale.  Come ho già avuto modo di affermare, la chiusura del Reggimento teatino significa cancellare un pezzo di storia, e dare il colpo di grazia all’economia  commerciale del capoluogo determinando la chiusura di decine fra negozi ed esercizi pubblici che hanno sempre potuto contare su migliaia di militari".

Nella città che per tanti anni ha offerto servizi e strutture ai militari per Di Giuseppantonio è impossibile tutto a un tratto dissolvere questo legame e promette: "La Provincia da questo momento in poi farà sentire la propria voce presso il Ministero della Difesa, forte della volontà espressa dai rappresentanti di un intero territorio che non ci sta a sacrificare, sull’altare di un processo riorganizzazione dell’Esercito, un Reggimento ed una Caserma entrati a pieno titolo nella storia di Chieti e del suo comprensorio".
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Chiusura caserma Berardi, Di Giuseppantonio promette tutela

ChietiToday è in caricamento