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Cronaca

La Dayco sciopera fino a sabato: questa mattina assemblea davanti ai cancelli

I lavoratori scioperano nelle sedi di Chieti e Manoppello. I sindacati insoddisfatti dopo il tavolo ministeriale di martedì che non ha dato certezze sul futuro dei 600 dipendenti

La Dayco torna a scioperare nei siti di Chieti e Manoppello dopo l’incontro di ieri al Ministero dello sviluppo economico che non ha dato risposte certe sul futuro dei due stabilimenti che impiegano circa 600 persone. 

4 giorni di sciopero

Lo sciopero è stato proclamato dalle segreterie Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil unitamente alle Rsu: è partito a mezzanotte di mercoledì 4 ottobre per durare fino alla mezzanotte del 7 ottobre 2017. Questa mattina davanti ai cancelli dello stabilimento si è tenuta un'assemblea unica.

Gli esuberi annunciati

Durante l’estate l’azienda aveva annunciato 135 esuberi entro la fine anno senza presentare un piano industriale sul destino degli altri 465 posti

Presente stamattina all’assemblea anche Sinistra Italiana Abruzzo che dichiara: "La dirigenza Dayco continua ad avere l'ossessione di ridurre il costo del lavoro come panacea di tutti i mali. Ì sindacati con grande responsabilità continuano a chiedere che ci siano certezze negli investimenti e che questa atteggiamento miope non sia il solito preludio ad una ennesima delocalizzazione.

Anche noi, come i sindacati, vorremmo vederci chiaro. Siamo alle solite, si ricorre alla riduzione del personale adducendolo come soluzione per recuperare competitività: come se l’unico modo per abbassare i costi di un’impresa sia tagliare il personale. Gli operai non sono una merce, da spremere finché serve e poi buttare via. Tutto questo senza mostrare uno straccio di piano industriale. Il nostro deputato Giovanni Paglia che già a Luglio aveva chiesto un tavolo ministeriale interverrà nuovamente per chiedere chiarimenti al Governo”.

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