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Cronaca Centro Storico / Corso Marrucino

Criticità strutturali al convitto Vico, il Comune scrive a Pupillo

Il consigliere Marino, di recente scelto dal consiglio comunale come rappresentante del Comune nel consiglio di amministrazione del Vico, chiede di intervenire dopo le proteste della preside Politi e dei genitori, per dare risposte e garantire la sicurezza

Tocca al Comune, con una lettera inviata oggi (mercoledì 30 dicembre) al presidente della Provincia Mario Pupillo, sollecitare l’ente ad intervenire sulle carenze strutturali del convitto nazionale Vico. 

Da tempo, infatti, Giuseppina Politi, preside della struttura in cui studiò persino Gabriele d’Annunzio, denuncia le carenze dell’edificio, cercando di richiamare l’attenzione della Provincia affinché si intervenga entro breve. Dopo i suoi tentativi, caduti finora nel vuoto, alcuni genitori di alunni della scuola primaria hanno segnalato aule inadeguate, finestre rotte, muri poco salubri. 

E oggi il consigliere Graziano Marino, di recente scelto dal consiglio comunale come rappresentante del Comune nel consiglio di amministrazione del Vico, ha inoltrato a Pupillo una precisa richiesta. “Chiedo - ha scritto - nella consapevolezza che l’ente da lei guidato sta attraversando, di porre in essere tutte le azioni possibili perché le criticità della struttura trovino il giusto componimento”. 

Marino, a nome dell’amministrazione comunale, si è detto disponibile per cercare di risolvere i problemi del convitto, dando risposte agli interrogativi dei genitori e, magari, riunendosi in un tavolo in cui tutti i soggetti coinvolti possano interloquire senza difficoltà burocratiche. 

Eppure, almeno sulla carta, le condizioni del G.B. Vico sono ben note alla Provincia. Nel mese di novembre la preside Politi aveva lamentato la mancanza di fondi destinati alla sua scuola, protesta a cui erano seguiti incontri con i genitori, che chiedevano delucidazioni sulle reali condizioni di sicurezza dell’edificio di corso Marrucino. 

Poi, qualche giorno prima di Natale, gli stessi genitori hanno inviato una lettera al presidente Pupillo, al direttore dell’ufficio scolastico regionale e al sindaco, per avere risposte certe e chiedere che i bambini della scuola primaria vengano trasferiti in aule più sicure, attualmente occupate dagli studenti del liceo classico.

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