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Cronaca Ortona

Concessione nuovi stabilimenti tra Foro e Riccio. Il Wwf: "Il fratino è messo a rischio"

L'associazione ambientalista chiede di rivedere il piano demaniale

Il Wwf Abruzzo, a firma del delegato regionale Luciano Di Tizio, ha scritto ieri mattina al sindaco del Comune di Ortona a seguito della pubblicazione dell'avviso pubblico per l’assegnazione di 10 concessioni demaniali marittime stagionali nell’area denominata Postilli-Riccio in località Foro, nella parte nord del Comune di Ortona.

“Nell’area interessata dall’avviso ricade – scrive il Wwf - il litorale contrada Foro in prossimità della stazione di Tollo che rappresenta ormai una delle poche realtà della costa abruzzese dove nidifica il Fratino ( Charadrius alexandrinus)”.

Il Ww Abruzzo è impegnato, infatti, nel progetto Salvafratino Abruzzo per la tutela di questa specie attraverso una campagna di volontariato volta alla sua tutela gravemente minacciata da una serie di problematiche legate principalmente al disturbo antropico nella fase riproduttiva che coincide con l’avvio e i primi mesi della stagione balneare. Negli ultimi anni anche nella regione Abruzzo, come nel resto d’Italia e d’Europa, si è registrata una progressiva drammatica diminuzione delle nidificazioni giunte a buon fine.

Nel caso il Wwf segnala che “da marzo 2019, proprio attraverso il Progetto Salvafratino Abruzzo, nell’area interessata dalla proposta di insediamenti balneari sono stati individuati 10 nidi di Fratino (la maggiore concentrazione registrata in Abruzzo) tutti tempestivamente segnalati al Comune di Ortona  attraverso comunicazione per posta certificata”.

Il Wwf ricorda che il Fratino è protetto da numerose convenzioni internazionali, è tutelato a livello comunitario ed è inserito tra le specie particolarmente meritevoli di salvaguardia. 

“È evidente – conclude il Wwf - che la creazione di 10 nuovi stabilimenti balneari in una delle aree maggiormente vocate su tutto il litorale abruzzese alla conservazione del Fratino, non solo risulta incompatibile con la presenza dei numerosi nidi segnalati, ma costituisce una gravissima minaccia alla sopravvivenza stessa della specie sull’intera costa abruzzese”.

Alla luce di quanto esposto, considerando anche la nota della Soprintendenza del 15 maggio scorso nella quale si auspica una rapida revisione del piano demaniale di Ortona vigente dal 2011 al fine di “andare nella direzione della conservazione integrale dei tratti di costa con caratteristiche di naturalità come quelle dunali nell’area della stazione di Tollo e della regolamentazione di quelli oggi già interessati da concessioni”,

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