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Cronaca

Il comitato cittadino chiede all'ateneo certezze sulla cittadella della cultura

Ieri una delegazione guidata dal portavoce Giampiero Perrotti ha incontrato il rettore dell'università d'Annunzio Carmine Di Ilio e il direttore generale Filippo Del Vecchio per chiedere "che i tempi non si dilatino"

Il comitato cittadino non abbassa l'attenzione sulla cittadella della cultura, che dovrebbe essere realizzata nell'ex ospedale militare. Ieri (giovedì 1° dicembre), una delegazione guidata dal portavoce Giampiero Perrotti ha incontrato il rettore dell'università d'Annunzio Carmine Di Ilio e il direttore generale Filippo Del Vecchio per chiedere "che i tempi non si dilatino più di quel che è giusto fare con le procedure utili di legge e nel rispetto della normativa". Il prossimo passo è incontrare anche la Regione, con lo stesso obiettivo. 

La riunione, durata poco più di un'ora, nella sede del rettorato, è servita a fare il punto sulla parte del progetto di competenza della d'Annunzio, che ha stanziato 10 milioni di euro, già predisposti a questo scopo, per realizzare uno spazio espositivo per la donazione Paglione, aule convegni per il corso di laurea in Beni culturali e per i corsi di dottorato, tutto il settore della Terza missione. Alla ex caserma Bucciante andranno anche la biblioteca provinciale De Meis e l'archivio di Stato. 

Il Genio Civile ha già stilato un progetto preliminare, inviato agli enti coinvolti per valutare se la divisione degli spazi è conforme alle loro esigenze. E il 12 dicembre la Regione ha convocato tutte le parti, per fare il punto sull'iter del progetto che dovrebbe, nel giro di qualche anno, contribuire a riportare l'università sul Colle. Il Comitato cittadino ha chiesto di poter partecipare all'incontro. 

Nel corso dell'incontro di ieri non si è parlato del Consiglio di amministrazione, sebbene alcuni esponenti del Comitato cittadino abbiano firmato la lettera dei "90 big", che qualche settimana fa hanno chiesto al rettore un incontro, manifestando la volontà di avere un teatino nell'organo di governo della d'Annunzio. “Abbiamo aderito a quella lettera - spiega Perrotti - e riteniamo che serva un cittadino di Chieti nel consiglio di amministrazione dell’università, ma abbiamo parlato solo della Bucciante”

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