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Cronaca Lanciano

Scacco all'organizzazione che spacciava hashish e cocaina a Lanciano: cinque arresti

Sono accusati di aver acquistato, detenuto e spacciato sostanze stupefacenti, in concorso fra loro, per varie zone del territorio nazionale

Era destinato anche alla piazza di Lanciano il traffico di cocaina e hashish stroncato con i cinque arresti effettuati dalle prime ore di questa mattina dai militari del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli, in collaborazione con le fiamme gialle della Compagnia di San Giovanni Valdarno (Arezzo). 

Le cinque persone arrestate sono accusate di aver acquistato, detenuto e spacciato sostanze stupefacenti, in concorso fra loro, nel capoluogo patenopee e in altre zone del territorio nazionale. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale procura della Repubblica – VII Sezione, compendia le risultanze parziali di una più ampia e complessa indagine che, nell’estate del 2016, la Direzione Distrettuale Antimafia aveva delegato al GICO del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli per un presunto traffico internazionale di cocaina dalla Colombia verso il territorio campano, nel cui ambito era emerso come principale sospettato un soggetto napoletano.

In particolare, quest’ultimo avrebbe avuto un ruolo determinante in un tentativo di importazione di 55 chili di cocaina provenienti dalla Colombia. Quell'operazione non andata a buon fine, perché le Autorità Doganali Statunitensi, il 31 marzo del 2016, avevano intercettato la spedizione illecita in transito all'aeroporto di Atlanta, sequestrando l’ingente quantitativo di sostanza stupefacente.

Grazie all’analisi e allo sviluppo degli elementi informativi comunicati alla Dda dall’Organo collaterale statunitense per il tramite dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Napoli, gli investigatori del Gico sono riusciti a monitorare diversi contatti intrattenuti dal soggetto partenopeo con alcune utenze sud americane, palesemente finalizzati a pianificare ulteriori acquisti di stupefacente, con il verosimile obiettivo di far fronte alla pesante perdita subita in precedenza.

Nel frattempo, proprio a causa di questa perdita, oltre che per una serie di difficoltà che avevano ostacolato le trattative con i fornitori colombiani, l'uomo aveva intrapreso una parallela attività di traffico “domestico”, finalizzata all’acquisto e alla cessione di diversi quantitativi, ancora non accertati, di cocaina e hashish, da destinare alle piazze di spaccio di Napoli, Lanciano e San Giovanni Valdarno. Per questo, si era avvalso della collaborazione di due sodali, di origini campane ma residenti nella citata cittadina toscana, tutti destinatari dell’odierno provvedimento restrittivo.

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