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Cronaca

Chiusura presidi di polizia in Abruzzo: interrogazione parlamentare

Fabrizio di Stefano oggi ha presentato un'interrogazione sulla chiusura e il riordino delle sedi della polizia di Stato. A Chieti e provinciaa rischio polizia postale e ferroviaria

“La chiusura di diversi presidi di polizia è una decisione scellerata, visti i dati forniti dal Viminale sulla sicurezza, che va contro il buon senso e favorisce solo la criminalità a discapito della sicurezza dei cittadini onesti”. A parlare è l'onorevole Fabrizio di Stefano (Fi-Pdl) che oggi ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla chiusura e il riordino delle sedi della polizia di Stato in Abruzzo.

La spending review del Viminale infatti, porterà presto alla chiusura di diversi presidi di polizia, circa duecento in tutta Italia. A Chieti e provincia sono tre i presidi a rischio: la sezione di polizia postale del capoluogo, il distaccamento e la sezione di polizia ferroviaria a Ortona e a Vasto.

“Le sedi  - spiega Di Stefano - in quasi tutti i casi sono fornite gratuitamente dalle Ferrovie dello stato o dalle Poste Italiane che usufruiscono dei servizi in convezione, quindi non si capisce quali possano essere i benefici in termini economici. L’unico taglio a cui si pensa è la riduzione del personale, già di per se ridotto all’osso”.

Il parlamentare sottolinea poi che “la riduzione dei servizi comporterebbe una minor sicurezza per il cittadino e che non sono da sottovalutare, in termini di entrate erariali, le perdite provenienti dalla lotta alla criminalità e i costi sociali indiretti. Credo che il riordino vada ripensato, che dei tagli si possano fare, ma non a discapito della sicurezza, dei cittadini e dei territori. Se poi a questi tagli non corrisponde neppure un analogo risparmio economico - conclude Di Stefano - allora credo che gli stessi siano assolutamente da ripensare”.

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