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Cronaca

Centri per l'impiego: col Testo unico a rischio servizi e 400 posti di lavoro

L'allarme è stato lanciato dai presidenti delle quattro province Abruzzesi, che chiedono con urgenza un incontro al Presidente della Regione Gianni Chiodi

Il Testo unico sul welfare mette a rischio la qualità del servizio e 400 posti di lavoro dei Centri per l'impiego in Abruzzo sono messe a rischio.

Il problema è stato sollevato dai presidenti delle quattro province abruzzesi, Valter Catarra (Teramo), Antonio Del Corvo (L’Aquila), Enrico Di Giuseppantonio (Chieti) e Guerino Testa (Pescara, che questa mattina si sono riuniti a Chieti per esaminare le problematiche connesse al funzionamento dei Cpi, così come viene previsto nel disegno di legge regionale "Testo unico del welfare".

"La prospettata regionalizzazione nella gestione dei Cpi - dicono i quattro presidenti  - ci intimorisce in quanto tra le conseguenze del Testo unico c'è il pericolo concreto che si possano perdere i 400 posti di lavoro dei dipendenti delle Province attualmente in organico ed il cui apporto in termini professionali e di impegno è vitale per il funzionamento di tali strutture".

Il nuovo regolamento prevede anche la presenza di un solo un solo Centro per l’Impiego in ciascuna provincia. "Ciò avrà  ripercussioni gravissime per tutti coloro che cercano un lavoro, sono in mobilità, disoccupati – sottolineano ancora - e che saranno costrette a farsi carico delle spese, dei tempi e dei disagi per spostamenti che potranno essere anche di alcune centinaia di chilometri".

I quattro presidenti hanno quindi chiesto al presidente della Regione Gianni Chiodi un incontro urgente, da fissare entro 7 giorni, per proporre e discutere lo stralcio dal Testo unico del welfare della parte che riguarda i Centri per l’Impiego. 

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