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Cronaca

Carenze assistenziali all'ospedale di Chieti, una donna scrive a Zavattaro

Il direttore generale della Asl 2 risponde e assicura il suo impegno per il miglioramento delle condizioni di degenza degli ospiti dei vari reparti. Nel mirino soprattutto i turni di notte e la scarsa cortesia usata nei confronti dei pazienti

A seguito della lettera di una cittadina di Bucchianico, il Direttore Generale della Asl 2, Francesco Zavattaro, ha assicurato il suo impegno per il miglioramento delle condizioni di degenza degli ospiti delle varie strutture ospedaliere.

La donna, infatti, che si chiama Daniela Esposito, aveva inviato una lettera aperta a Zavattaro per informarlo di alcune carenze del servizio assistenziale sanitario nei reparti di semeiotica e clinica medica: "Le scrivo perché mio padre è morto - esordisce la Esposito - A Chieti, a casa Sua, nel Suo ospedale. Per questo Lei ha il diritto di conoscerne la storia".

La donna fa riferimento alle "sei ore di attesa al pronto soccorso" e alla "prima notte abbandonato su un lettino per il corridoio di un reparto d'appoggio, senza una flebo né un'alimentazione di qualsiasi tipo, nonostante mio padre sia arrivato disidratato e stremato da 3 giorni di vomito continuo", e racconta il trattamento ricevuto dal personale infermieristico: "Assistere una persona malata è mettersi nei suoi panni e compiere quei gesti "tecnici" con la delicatezza e con il rispetto più profondi per la sua condizione e per la posizione di dipendenza e di debolezza in cui si trova. Troppo spesso ho visto troppa indifferenza, troppi modi bruschi, tanta mancanza di rispetto". 

"Le sembra normale - chiede la Esposito a Zavattaro - che tutti gli operatori, a tutte le ore, lascino sbattere pesantemente le porte dei reparti quando potrebbero accompagnarle con la mano? Le sembra normale che gli infermieri si chiamino a voce alta da una stanza al corridoio e viceversa? Non potrebbero avvicinarsi, percorrendo pochi metri, e parlare con un tono più rispettoso?".

E ancora: "Mio padre è stato in una condizione generale abbastanza grave già dai primi giorni. Nella sua camera erano in tre e lui era sistemato accanto alla finestra, che ogni tanto bisognava aprire per cambiare aria. Ma a Lei sembra normale che la si lasciasse aperta per ore senza preoccuparsi che fosse accanto ad una persona con la broncopolmonite?. Mio padre, come tutti gli altri ricoverati, aveva il diritto di non essere trattato come un oggetto che si sta rompendo".

Oltre allo scarso rispetto e alla scarsa educazione degli operatori, la signora Daniela tocca anche il tasto dei turni di notte, durante i quali l'assistenza praticamente scompare: "E' prevista - chiede a Zavattaro - la possibilità di dormire durante il turno di notte? Sa, il dubbio viene quando cominci a notare il deserto dall'una circa fino alle 6 del mattino. Non si vede più nessuno e non si sente più nulla. Ogni tanto qualcuno suona il campanello e lì puoi cominciare a fare scommesse su quanto tempo passerà prima che si affacci qualcuno. Una notte ho contato 22 squilli prima che arrivasse l'infermiera addetta. Espressione assonnata, sbadiglio e "Chi ha suonato?" con contemporanea accensione di luci a giorno".

La Esposito, tuttavia, ci tiene a non generalizzare, e precisa che "non tutti sono uguali".

Questi alcuni passaggi della risposta di Zavattaro: "La soddisfazione del cittadino paziente è per noi un valore irrinunciabile, al quale va orientata la nostra azione quotidiana che non può in alcun modo prescindere dal concetto di “prendersi cura” del malato. Le Sue parole, invece, riferiscono una realtà di segno diverso, che si discosta in modo evidente dal concetto di assistenza che questa Direzione vuole offrire. E’ importante che Lei ce lo abbia segnalato perché ci pone in condizione di correggere gli errori e intervenire in modo mirato ed efficace per migliorare i servizi e fare in modo che l’attenzione verso i nostri malati possa esprimersi anche con comportamenti più adeguati. La Sua denuncia sarà portata all’attenzione di tutti i coordinatori infermieristici della Asl Lanciano Vasto Chieti nel corso di una riunione".

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