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Cronaca Ortona

Cani sequestrati per disturbo della quiete pubblica: padrone minaccia di darsi fuoco

La protesta di Rocco Di Tollo davanti al canile di Ortona: i suoi sette cani da più di un mese sono stati sequestrati

“I miei cani liberi”. E’ uno dei tanti manifesti esposti ieri a Ortona da Rocco di Tollo, che davanti al cancello del canile ha inscenato una protesta incatendandosi e minacciando di darsi fuoco con la bottiglia di alcol e l’accendino che aveva portato con sé.

Da più di un mese i suoi sette cani, anziani e disabili, sono stati sequestrati e trasferiti al canile di Ortona assieme ad altri undici esemplari che Di Tollo ospitava nella sua casa a Crecchio.
Gli animali sono stati sequestrati per disturbo alla quiete pubblica. Contro il provvedimento Di Tollo ha presentato il ricorso in Cassazione e contestato i rilievi dell’Arta.

La protesta

Ieri l’azione dimostrativa. “I miei cani sono sotto sequestro – dice - sono anziani e disabili, sto manifestando per riaverli a casa. Uno dei miei cani sta morendo (è malato di insufficienza renale) voglio che stia in famiglia: loro mi hanno salvato la vita e ora devo aiutare loro “.

"Liberate i miei cani": la protesta davanti al canile di Ortona

Sul posto  sono arrivati carabinieri e vigili urbani, anche il sindaco di Ortona Leo Castiglione ha incontrato Di Tollo.

La situazione

Solidarietà a Di Tollo anche da parte della Lida, che opera nel canile di Ortona. “Abbiamo contattato lo studio legale che segue la vicenda. Al momento del sequestro erano presenti 18 cani e i rilievi fonometrici furono fatti con 18 cani di cui 11 di terzi. Gli 11 cani di proprietà sono stati dissequestrati e restituiti ai proprietari.  Oggi la situazione sarebbe diversa e la presenza di soli 7 cani anziani non determinerebbe il superamento delle soglie acustiche.

Lunedì l'avvocato presenterà istanza per la restituzione del cane Napoleone non appena le sue condizioni cliniche miglioreranno tenuto conto della prognosi infausta per la sua malattia. I cani – aggiunge la Lida -  sono seguiti e stanno tutti insieme in branco.  Confidiamo in una rapida soluzione da parte della magistratura. Ci auguriamo che chi ha denunciato questa famiglia ritiri la querela”.

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