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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Lanciano

Diffamazione in tv: la procura di Lanciano indaga su Costanzo e Mazza

Iscritti sul registro degli indagati per presunta diffamazione a mezzo televisivo, oltre a Costanzo, e Mazza, anche il comandante della Guardia di Finanza di Lanciano, Marta Compagnone. I fatti risalgono a una puntata del 2011 di "Bontà loro"

Svolta in un'inchiesta della Procura di Lanciano, per presunta diffamazione attraverso la televisione in relazione ad una puntata del gennaio 2011 della trasmissione 'Bontà Loro' di Maurizio Costanzo.

Il gup, Francesca Del Villano Aceto, ha respinto l'archiviazione - chiesta dalla procura -, per Costanzo, difeso dall'avvocato Roberto Ruggiero, e disposto che la stessa procura iscriva sul registro degli indagati, sempre per presunta diffamazione a mezzo televisivo, oltre a Costanzo, anche Mauro Mazza e il comandante della Guardia di Finanza di Lanciano, Tenente Marta Compagnone, ospite in studio.

L'inchiesta e la relativa decisione del Gup sono successive all'arresto per maltrattamenti agli anziani, nel giugno 2010, della titolare di una casa di riposo frentana, Eva Bucciarelli, e della figlia Arianna Di Tommaso, sua collaboratrice, tornate libere dopo tre mesi. La decisione fa riferimento ad una trasmissione nel corso della quale venne asserito erroneamente dagli ospiti in studio che Eva Bucciarelli fosse ancora in carcere e la figlia ai domiciliari. Inoltre fu aggiunto che la gestione della struttura, dopo l'arresto, aveva avuto un salto qualitativo con il passaggio ai servizi sociali del comune di Lanciano, nonostante tale passaggio di gestione non risultasse mai avvenuto.

Il difensore delle arrestate, l'avvocato Alessandro Troilo, chiese ed ottenne il sequestro della registrazione della trasmissione, le cui trascrizioni sono state analizzate dal gup, ma non la replica in trasmissione. Dal momento che non vi furono approfondimenti investigativi sulla veridicità della gestione della struttura per anziani da parte del servizi sociali, lo stesso giudice ha chiesto alla procura ulteriori verifiche. (Ansa)

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