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Cronaca

Bando beffa per le famiglie bisognose, El Zohbi chiede l'intervento della Corte dei conti

Il bando per accedere a fondi regionali riservato a famiglie soggette a sfratto è stato emanato il 1° aprile e pubblicato il 2 con scadenza il 7, fra le festività pasquali. Inoltre, lo stesso termine per i cittadini era quello entro cui il Comune avrebbe dovuto mandare i documenti alla Regione

Un bando beffa, con la data del 1° aprile, pubblicato sull’albo pretorio alle 17 di giovedì 2, e la scadenza alle ore 12 di oggi (martedì 7 aprile), è quello emanato dal Comune di Chieti per consentire alle famiglie soggette a sfratto per finita locazione di accedere a fondi regionali di sostegno per l’accesso alle abitazioni in locazione. Un arco temporale forse sufficiente in giorni normali, ma non durante la Settimana Santa, con gli uffici chiusi e le feste di mezzo.

Una coincidenza che fa gridare allo scandalo il consigliere di minoranza Bassam El Zohbi (Idv), che accusa l’amministrazione di aver quasi fatto un “pesce d’aprile” alle famiglie bisognose della città. Di fatto, gli interessati avrebbero avuto solo 5 giorni per rispondere al bando, comprendenti un sabato, Pasqua e il lunedì dell’Angelo. “Quindi – tuona El Zohbi - un avviso inutile che sa oltre che di beffa anche di inganno per i cittadini di Chieti”.

Ma c’è di più: la stessa scadenza indicata per i cittadini, ossia le ore 12 di oggi, è quella che il Comune avrebbe avuto per inviare la documentazione alla Regione. “Come farà l’amministrazione – incalza il consigliere - a ricevere le domande entro le ore 12 di oggi (martedì 7 aprile 2015) e contestualmente predisporre gli atti per inviare le stesse domande alla Regione sempre entro le ore 12 di oggi (martedì 7 aprile 2015)? La risposta è semplice: l’amministrazione era sicura che nessuno avrebbe risposto all'avvviso”.

Il ritardo nella pubblicazione, tra l’altro, non sarebbe giustificato da una tardiva conoscenza dei fondi a disposizione: “Già a gennaio 2015 – spiega – venne approvato dal ministero il riparto della disponibilità 2015 del Fondo nazionale di sostegno per l’accesso alle abitazioni in locazione”. E accusa l’amministrazione Di Primio di inerzia, che avrebbe fatto perdere finanziamenti utili a sostegno dell’emergenza abitativa.

“Queste tre leggi riguardanti Fondi nazionali per il sostegno all’affitto privato – spiega El Zohbi - avrebbero dovuto essere collegate anche al 'Regolamento per l’erogazione del Fondo Comunale per il Sostegno all’Emergenza Abitativa', ma così non è stato, con grave nocumento per i Cittadini di Chieti aventi diritto e bisogno”. E si appella al segretario generale del Comune Celestina Labbadia per avere spiegazioni su quello che definisce “Avviso – Pesce d’Aprile”, ipotizzando un grave danno erariale e una conseguente segnalazione alla Corte dei Conti.  

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