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Cronaca

Appello delle istituzioni culturali abruzzesi al ministro Barca

C'è anche il Teatro Marrucino tra i firmatari di una lettera che chiede al ministro per la Coesione territoriale di fare in modo che almeno il 7 per cento dei fondi per il Patto dello Sviluppo vada alla cultura abruzzese

C’è anche il Teatro Marrucino tra i firmatari di un appello al ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, per chiedere che almeno il 7 per cento dei fondi del Patto per lo sviluppo siano destinati alla cultura. Una richiesta disperata di non far calare il sipario sulla cultura abruzzese tra cui compaiono, oltre al teatro teatino, l’Istituzione sinfonica abruzzese, associazioni culturali, teatrali, cinematografiche e musicali di tutta la Regione.

L’appello lancia un allarme concreto: i tagli rischiano di bloccare le attività di un settore che in Abruzzo crea più di mille posti di lavoro e un indotto considerevole. “Per il quarto anno consecutivo – si legge nella lettera consegnata al ministro Barca – c’è stata una progressiva riduzione dei finanziamenti relativi alle leggi regionali di settore, che in alcuni casi ha significato tagli dell’80 per cento rispetto allo stanziamento del 2008, in altri del 100 per cento”. 
Proprio per questo le istituzioni firmatarie hanno scelto la cassa integrazione per i loro dipendenti se la Regione non ripristinerà un finanziamento adeguato a tutto il settore della cultura.

“In data 3 aprile – scrivono ancora le istituzioni culturali firmatarie dell’appello – abbiamo presentato al governatore Chiodi ufficiale istanza di ammissione al Patto per lo sviluppo senza, però, ricevere alcuna risposta, così come senza risposta sono rimasti sin qui i numerosi appelli rivolti ad importanti referenti istituzionali e in primis alla giunta regionale e al suo presidente. Anche per questo – continuano - abbiamo ultimamente appreso con estrema preoccupazione che lo stanziamento di 100 milioni di euro a favore di detto Patto, che si deve al Suo diretto intervento, signor ministro, secondo quanto dichiarato dal Presidente Chiodi, sarà utilizzato esclusivamente per i settori del Turismo, del Sociale e dell’Istruzione, senza esplicita indicazione di alcuna inclusione della Cultura”. 

Per le istituzioni culturali abruzzesi il settore in cui operano, oltre che garanzia occupazionale, è un elemento decisivo di aggregazione sociale e sostegno allo sviluppo, oltre che una possibilità per il turismo culturale.

Chiedono dunque “che una parte minima dei fondi messi a disposizione della Regione Abruzzo da codesto Ministero sia destinato a sostenere alle attività culturali, riconoscendo loro una importanza strategica: già il solo 7 per cento di questi fondi consentirebbe una piena ripresa delle attività dell’intero settore”. Per questo chiedono un incontro con il ministro. 

Oltre al Marrucino e all’Isa la lettera è firmata da Ente manifestazioni pescaresi, Società della musica e del teatro Primo Riccitelli (Teramo), Associazione culturale Harmonia Novissima (Avezzano), Camerata musicale sulmonese, Ente musicale soc. aquilana dei concerti B. Barattelli, Associazione i solisti aquilani ente morale, società del teatro e della musica Luigi Barbara (Pescara), associazione orchestrale da camera B. Marcello (Teramo), E-motion gruppo Phoenix (L’Aquila), Florian teatro stabile di innovazione (Pescara), Teatro stabile di innovazione l’uovo (L’Aquila), Associazione teatro dei colori (Avezzano), Associazione teatrale abruzzese molisana (L’Aquila), Teatrozeta (L’Aquila), Istituto cinematografico dell’Aquila.

 

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