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Cronaca

Costa dei trabocchi: la Camera di commercio chiede i lavori per la pista ciclabile

Il rischio, denunciano è che possa “essere vanificato tutto il lavoro svolto in questi anni in termini di progettazione e pianificazione territoriale. L’attesa rischia inoltre di rendere inefficaci anche gli investimenti dei privati

“I nostri giorni sono contati, non possiamo restare al palo di fronte alla nostra Grande bellezza”. È l’appello che arriva dalla Camera di commercio di Chieti, che invoca l’uscita del bando dell’affidamento dei lavori per la realizzazione della pista ciclabile sulla Costa dei trabocchi.

A pochi giorni da Calalenta, manifestazione mirata proprio a valorizzare quel tratto di costa della provincia di Chieti, con la sua offerta enogastronomica e culturale, visto il successo di pubblico, le forze economiche della Camera di commercio lanciano un appello a non disperdere queste risorse

“L’attrattività della Costa dei Trabocchi – dicono in una nota - è certificata dal Cresa, Centro Studi delle camere di commercio abruzzesi, che ha di recente evidenziato una crescita esponenziale delle presenze turistiche straniere nella costa della provincia di Chieti, territorio che può ben rientrare nei circuiti del turismo esperienziale, del viaggiare lento, anche in bicicletta, alla ricerca dei luoghi e delle emozioni che i mezzi di trasporto tradizionali non permettono di esaltare”.

E proseguono: “I presupposti ci sono tutti affinché la Costa dei Trabocchi possa decollare ed essere l’elemento di qualificazione e distintivo dell’offerta turistica regionale. Purtroppo di presupposto ne manca uno, il più importante: tarda la procedura di affidamento dei lavori per la realizzazione della pista ciclopedonale della Via Verde della Costa dei Trabocchi e il rischio di perdere i finanziamenti Par-Fas destinati si fa sempre più alto”.

Il rischio, denunciano è che possa “essere vanificato tutto il lavoro svolto in questi anni in termini di progettazione e pianificazione territoriale, di cui in parte realizzata anche con il contributo della Camera di Commercio di Chieti. L’attesa rischia inoltre di rendere inefficaci anche gli investimenti dei privati che alla Via Verde ci credono e di deludere le aspettative dei cittadini che si stanno mobilitando con iniziative dal basso di uso civico e turistico dell’ex tracciato ferroviario”.

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