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Cronaca Filetto

Le elezioni a Filetto vanno ripetute: la matita bagnata con la saliva e una scheda annullata fanno riaprire le urne

Lo schieramento a sostegno del candidato sindaco Di Nanno si è rivolto al Tar per chiedere l'annullamento della proclamazione della sindaca Ruscitelli

Tutto da rifare per le elezioni comunali di Filetto. Il tribunale amministrativo di Pescara ha annullato quelle dell'anno scorso, in cui era stata proclamata la sindaca Maddalena Ruscitelli, disponendo che l'appuntamento con le urne venga ripetuto. 

La sentenza del 23 aprile, emessa dai magistrati Paolo Passoni (presidente), Renta Emma Ianigro e Massimiliano Balloriani, nasce del ricorso presentato, a seguito delle elezioni comunali del 26 maggio 2019, dallo schieramento guidato dal candidato sindaco Rocco Di Nanno, di cui fanno parte i candidati consiglieri Vincenzo Abbonizio, Anisia Annarumma, Paolo Cacciavillani, Enzo De Luca, Giovanni Munge, Rosalinda Paolucci, Giuseppe Santone, Paolo Torrieri Di Tullio, Nicola Tosti, assistiti dall'avvocato Ennio Totaro.

In particolare, la lista "Il coraggio delle idee", a sostegno appunto di Di Nanno, ha contestato il verbale di proclamazione degli eletti con cui Ruscitelli veniva proclamata sindaco con 304 voti, contro i 303 dello sfidante. In particolare, i ricorrenti hanno fatto leva sull'annullamento di una scheda, che avrebbe portato alla parità tra i due schieramenti, che in realtà si sarebbe dovuta considerare valida.

Il Tar, dopo gli opportuni accertamenti, ha accolto il ricorso, condannando l'attuale amministrazione di Filetto al pagamento delle spese processuali, 3 mila euro, e al compenso per i periti che hanno lavorato al caso. 

I giudici hanno appurato che, come sostenuto dai ricorrenti, l'ufficio elettorale ha erroneamente annullato una scheda, che riportava il voto per il candidato sindaco Di Nanno e la preferenza per il candidato consigliere Giuseppe Santone, basandosi sul presupposto il voto sarebbe stato espresso “con mezzo diverso dalla matita copiativa fornita dall’ufficio elettorale (come indicato a pag. 98 del manuale delle procedure elettorali)".

Il Tar ha disposto un'accurata perizia, condotta da una grafologa e da un ingegnere tecnico di laboratorio forense, che ha permesso di appurare come “I segni apposti sulla scheda elettorale in verifica sono stati tracciati con la matita copiativa fornita dal ministero". È stato inoltre accertato che la matita è stata umettata, ma "non è possibile stabilire con altrettanta certezza se si sia adoperata della saliva oppure dell'acqua; nondimeno, nell'un caso e nell'altro i risultati sono analoghi”.

Insomma, la scheda annullata era del tutto regolare. I giudici hanno rilevato che "appare evidente che la particolarità dei segni prodotti dall’elettore siano verosimilmente dovuti a una incertezza o difficoltà dell’elettore che ha inteso inumidire la matita probabilmente per abitudine o per difficoltà di vista, cioè ritenendo che viceversa il proprio voto non sarebbe stato visibile".

Dunque, la lista a sostegno della candidata sindaco Ruscitelli, proclamata quasi un anno fa, e quella a sostegno di Di Nanno hanno raggiunto la parità dei voti. Per questo, le elezioni sono considerate nulle e vanno ripetute.

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