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Cronaca

Nuovi guai giudiziari per Angelini: è colpa di un sarcofago di epoca romana

L'ex patron delle cliniche private acquistò il reperto, poi sequestrato insieme al suo patrimonio, proveniente da scavi clandestini. E ora deve rispondere di ricettazione

Nuovi guai giudiziari per Vincenzo Angelini, ex re delle cliniche private, condannato tre anni fa per bancarotta fraudolenta. Secondo quanto riporta il quotidiano Il Centro, l'ex patron di Villa Pini sarebbe finito di nuovo nelle maglie della giustizia per la sua passione per l'arte. Sotto l'attenzione degli investigatori, infatti, sarebbe finito un sarcofago di marmo bianco, risalente all'epoca romana, che Angelini comprò da un privato. 

Il reperto di grande valore è tra i moltissimi beni sequestrati otto anni fa e finito all'asta come quadri, opere d'arte e altri oggetti di valore. Ma la soprintendenza per i beni archeologici di Chieti bloccò la vendita e la procura fece sequestrare il sarcofago perché, secondo l'accusa, sarebbe stato prelevato tramite scavi clandestini e in seguito venduto ad Angelini. 

Ma il fatto di detenere un oggetto prelevato in maniera illecita è costato all'imprenditore un decreto di citazione diretta a giudizio davanti ai giudici del tribunale di Roma.

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