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Cronaca Rocca San Giovanni

Alga potenzialmente tossica nelle acque del Chietino: le analisi dell'Arta

In concomitanza con concentrazioni elevate dell'alga Ostreopsis, soprattutto dopo mareggiate, sono stati segnalati casi di malessere transitorio nei bagnanti e moria o sofferenza di organismi marini

L'Arta rileva la presenza dell'alga Ostreopsis Ovata nelle acque della costa teatina. Le analisi effettuate nei giorni scorsi in tre punti di controllo della balneazione di Rocca San Giovanni hanno evidenziato la presenza significativa dell'alga, dopo alcuni anni di assenza di fenomeni di rilievo lungo la costa abruzzese.

"Le temperature elevate e lo scarso dinamismo delle acque - spiega l'Agenzia regionale in una nota - hanno creato le condizioni ambientali ideali per lo sviluppo di questa microalga bentonica, spesso invisibile ad occhio nudo, potenzialmente tossica. In concomitanza con concentrazioni elevate di Ostreopsis, soprattutto dopo mareggiate, sono stati segnalati casi di malessere transitorio nei bagnanti e moria o sofferenza di organismi marini, come granchi, ricci e cefalopodi".

Concentrazioni elevate

L'orientamento della normativa vigente è di considerate la concentrazione di 10.000 cell/L (cellule per litro) nella colonna d'acqua come soglia di attenzione.

Nei prelievi Arta del 4 settembre l'alga è stata rilevata in modo diversificato tra i tre punti di controllo della balneazione, con valori elevati (260.728 cell/L) in una delle stazioni e concentrazioni di poco superiori ai livelli di emergenza nelle altre due. Il superamento del limite è più contenuto nei tre campioni del 5 settembre, mentre si è osservata una scarsa presenza di Ostreopsis (concentrazioni intorno a 1.000 cell/L) nei campioni prelevati il 6 settembre.

I risultati delle analisi sono stati trasmessi dall'Arta a tutti gli enti interessati.

Il Distretto provinciale Arta di Pescara fa sapere che continuerà a monitorare il fenomeno.

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